Spettacolo
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Ragusa, 4 agosto 2014 – Il 31 luglio a Punta Secca si è esibito, in quella serata, il gruppo musicale emergente “Fase Rem”, una band che ha allietato il folto pubblico con la sua musica, con le note di brani italiani e non. Una band degna di attenzione per la bravura dei musicisti e per il carisma innato nella voce del cantante. 

 

“Fase Rem” è una band composta da quattro componenti: Andrea Cicero al basso, Alessandro Dipasquale alla chitarra, Flavio Pellegriti voce, Walter Schembri alla batteria.

Il nome di questo gruppo è molto curioso e interessante, in quanto fa pensare immediatamente alla fase REM vera e propria, ovvero “Rapid Eye Movement”, che è il movimento rapido degli occhi durante la fase del sonno. Secondo alcuni studi fatti in proposito, si è affermato che la fase REM è accompagnata dai sogni. Ed è proprio al “sogno” che il gruppo “Fase Rem” si vuole avvicinare, nel senso che nel momento in cui suonano manifestano emozioni e vogliono che anche il pubblico riesca ad avvertire queste sensazioni particolari e a sognare insieme a loro, tutto grazie ad una delle rare cose che riescono ad esaltare l’animo: la musica.

La musica ha unito questa band, la cui avventura è iniziata un anno fa. Il loro obiettivo fin dall’inizio è stato quello di creare un repertorio musicale che riuscisse a far emergere il meglio di loro stessi e a far divertire il pubblico. Obiettivo, questo, ampiamente raggiunto in quanto alla fine della loro performance, oltre a un lungo e scrosciante applauso, non pochi sono stati i bis richiesti.

Il loro repertorio musicale è ricco di brani italiani e stranieri, proprio per variare il genere e, soprattutto, per coinvolgere la vasta platea il pubblico.

 

Alla fine dell’esibizione abbiamo avvicinato i giovani musicisti, e rivolto loro alcune domande.

 

Qual è stata la prima canzone che vi ha unito?

«La canzone con cui ci siamo sentiti un vero gruppo affiatato è senza alcun dubbio Superstition, di Steve Wonder, perché questo brano rappresentava lo stile musicale che avevamo in progetto di presentare, ovvero una band “funky”.»

 

Progetti futuri?

«Il nostro progetto futuro è sicuramente quello di poterci esibire in vari contesti musicali, sia locali sia nazionali, facendo divertire e appassionare il pubblico al nostro genere.

Se dovesse arrivare una proposta importante per fare crescere la nostra band, sicuramente sarebbe ben accetta.»

 

Un fatto curioso che vi ha colpito durante la serata?

«La cosa che ci ha colpito è stata in particolar modo quella di aver trovato un pubblico attento, caloroso, partecipe. Siamo rimasti molto contenti di questo, perché avere un pubblico che ci dà la giusta carica per affrontare in toto una serata musicale, per noi è molto importante. Vorremmo ringraziare, proprio per questo, tutti coloro che ci hanno seguito e, speriamo, ci seguiranno ancora, perché i “Fase Rem” sono e saranno presenti esclusivamente per voi. Grazie!».

 

Vogliamo augurare una luminosa carriera ai “Fase Rem” e incrociare le dita per una futura compilation, firmata appunto “Fase Rem”!

 

 

Lucia Nativo

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry