Religione
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Ragusa, 15 aprile 2015 – A Ragusa Ibla i festeggiamenti patronali in onore di San Giorgio martire. 

Da domenica sera quando, dopo la santa messa delle 19, all’interno del Duomo di Ibla sarà perpetuato un rito molto antico: la traslazione del simulacro del santo dalla nicchia in cui viene ospitato tutto l’anno sino all’abside accanto all’altare, dove rimarrà per tutto il periodo dei festeggiamenti. 

Stesso intervento procedurale anche per l’Arca santa. 

I fedeli accoglieranno questo singolare momento, quello della “scinnuta”, con grida di giubilo, manifestando la propria devozione nei confronti del glorioso patrono di Ragusa. 

Tra le navate già i primi momenti di festa mentre la caratteristica “abballariata” renderà il rito ancora più suggestivo. Senza dimenticare che il tutto sarà accompagnato dal suono dell’“organo maximum” e della campana grande della Chiesa madre. 

Quest’anno, inoltre, ricorre il 372esimo anniversario da quando il martire è stato insignito del titolo di patrono della città di Ragusa. Tutto ciò in preparazione della festa esterna che, nel 2015, si terrà il 29, 30 e 31 maggio. 

Per l’ottavo anno consecutivo, i componenti dell’associazione “San Giorgio martire”, a cui si unirà da quest’anno anche l’associazione portatori, forniranno piena collaborazione al parroco, don Pietro Floridia. 

Gli stessi, infatti, stanno seguendo con la massima attenzione l’organizzazione del calendario delle iniziative senza dimenticare che giovedì 23 aprile, quindi la prossima settimana, si terrà la celebrazione liturgica. 

L’intera comunità dei fedeli ragusani, ma anche i numerosi visitatori che, per l’occasione, non mancano, potranno immergersi in un’atmosfera di religiosità che affonda le proprie radici nella notte dei tempi, da quando, cioè, il culto per San Giorgio cominciò a diffondersi pure nella cittadina iblea. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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