Economia e Lavoro
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(26-27 Giugno 2015, Aula delle Adunanze - Palazzo di Giustizia di Catania)

 

Mercoledì, 24 giugno 2015 – L’Unione Italiana Forense, organizza a Catania un Convegno dal tema “Funzione deterrente della pena: una domanda senza risposta?” che si svolgerà il 26 e 27 Giugno prossimo presso l’Aula delle  Adunanze del Palazzo di Giustizia di Catania. 

La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti. Per gli Avvocati che parteciperanno, saranno attribuiti 6 crediti formativi. Il corposo programma, che si svolgerà dalle ore 15 fino alle ore 20 del 26 Giugno, e dalle 9 alle 20 del 27 Giugno, vedrà come relatori il Presidente Regionale della Sicilia dell’UIF, Avv. Enrico Calabrese, il Dott. Mario Barresi (Giornalista), l’Avv. Elisabetta Rampelli (Segretario Generale Nazionale dell’U.I.F.), l’Avv. Fabrizio Seminara, il Dott. Francesco Puleio (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa), il Dott. Stefano Montoneri (Giudice della Sezione Penale del Tribunale di Catania), l’Avv. Luca Andolina il Prof. Salvatore Amato (Docente di filosofia del diritto presso l’Università di Catania), il Rev.mo Mons. Salvatore Genchi (Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Catania), l’Avv. Danilo Giannone, la Dott.ssa Elisabetta Zito (Direttrice della Casa Circondariale di Piazza Lanza, Catania) il Comandante dei Vigili Urbani di Catania, Dott. Pietro Belfiore,  il Sost. Comm. della Polizia di Stato Francesco Vona, il Dott. Carmelo Giongrandi (Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Catania) e il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Catania, Dott. Salvatore Scalia.

“L’esigenza di un Convegno sull’allarme sociale dei microreati nasce dal forte senso di impotenza che pervade i cittadini e, in particolare, gli operatori del diritto di fronte ad una recrudescenza della criminalità che ormai ostenta una tracotanza che desta veramente allarme e preoccupazione, apparentemente irrefrenabile, nel senso che i malfattori pare abbiano maturato la consapevolezza che tutt’al più il rischio della punizione non solo è sopportabile, ma talvolta (la punizione) sarebbe perfino una condizione migliorativa rispetto allo stato di partenza e tenendo anche conto della disperazione di tanti, costretti in assenza di idonei rimedi sociali. Bisogna trovare un “deterrente” efficace al dilagare della c.d. “microcriminalità” la cui macroscopica diffusione sta facendo alzare, considerevolmente, il tasso di tolleranza,quasi che fosse “poca cosa”,il furto, l’aggressione, lo scippo, lo scasso... Tanto più il fenomeno è grave laddove denota una inaccettabile incongruenza fra tale tolleranza (che assomiglia molto alla disarmata rassegnazione) e l’allarme sociale percepito.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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