Spettacolo
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Lo spettacolo, gratuito e aperto al pubblico, si terrà il 13 giugno nella Casa di reclusione di Augusta. Sarà possibile contribuire con un'offerta libera all'acquisto di giochi da giardino per i figli dei detenuti, che ne fruiranno durante le ore di colloquio. Le informazioni per partecipare

 

Siracusa, 23 maggio 2015 – Mentre all'interno dalla Casa di Reclusione di Augusta i detenuti continuano a provare i propri ruoli sul palco, é stata definita la data dello spettacolo dedicato ad Effatà, l'ultimo romanzo di Simona Lo Iacono, che si svolgerà sabato 13 giugno alle 18,00 all'interno del teatro del carcere. 

 

Qui gli 11 partecipanti del progetto "Read and fly" hanno prima letto, poi studiato la sceneggiatura e infine affrontato il palcoscenico, mettendo in scena la storia ideata dalla scrittrice e magistrato siracusana, dedicata a due bimbi sordomuti, uniti da un fil rouge che riconduce alla terribile storia dell'Olocausto.

 

Lo spettacolo, gratuito e aperto al pubblico darà la possibilità a chi lo desideri di contribuire con un'offerta libera che servirà all'acquisto di giochi da giardino per allestire un'area verde a beneficio dei figli dei detenuti, che ne fruiranno durante le ore di colloquio. 

 

Il laboratorio teatrale è stato ideato da Michela Italia e si è svolto con la collaborazione di Domenica Passanisi e dell'educatrice Franca Nicolosi su sceneggiatura e narrazione di Simona Lo Iacono, e musiche del  Maestro Salvino Strano.

 

Hanno messo in scena Effatà: saranno i detenuti: Mirko Musumeci, Massimo Schiavone, Miodrag Arbutina, Francesco Bellingheri, Antonino Malfitano,  Mirko Nigido, Carmelo Caggegi, Domenico Battaglia, Angelo Viglianesi, Spartak Osmenaj, Vito Salvatore Piacente.

 

Per partecipare allo spettacolo è necessario prenotarsi entro il  6 giugno mandando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

indicando nome, cognome, data, luogo di nascita e indirizzo mail cui inoltrare la conferma della avvenuta autorizzazione. 

I magistrati e gli avvocati che volessero partecipare sono invitati a indicare la qualifica professionale rivestita, così come gli spettatori che siano già stati ospiti del carcere in altre occasioni (teatrali, ricreative, ecc.) sono invitati a segnalare tale circostanza, per abbreviare le operazioni di autorizzazione e accertamento. 

 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry