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Palazzolo Acreide, 24 marzo 2017 – Numeri da capogiro per un Palazzolo che, con la miglior difesa ed il secondo attacco del campionato, farà il possibile per chiudere i conti prima possibile e centrare il tanto ambito salto il categoria, anche se, parlando di record e di cifre, non possono non essere messe in gran rilievo quelle legate allo storico capitano gialloverde, Gigi Calabrese, che si appresta a concludere la sua quarta stagione con la formazione iblea avendo toccato, proprio nella gara di domenica scorsa vinta con il Pistunina, quota 100 presenze con la maglia palazzolese. 

Tra serie D, Eccellenza e Promozione, Calabrese (che ormai a Palazzolo, oltre ad essere considerato una “bandiera”, rappresenta un vero e proprio punto di riferimento) ha segnato dieci reti; ma la sua grande personalità e la grinta mostrata sia dentro che fuori dal campo lo hanno condotto ad intraprendere anche un percorso “parallelo” portandolo a ricoprire, oltre a quello di calciatore, il ruolo di direttore generale. Un passaggio, quest'ultimo, che lascia presagire un futuro da dirigente alla coorte della famiglia Cutrufo anche se prima c'è da chiudere una carriera (già splendida) in maniera onorevole. Ed un traguardo importante per “chiudere il cerchio”, visto che Calabrese arrivò a Palazzolo quando la squadra militava nel massimo campionato dilettantistico, sarebbe proprio la promozione ed il tanto agognato ritorno in serie D. 

“Stiamo lottando tutti insieme per raggiungere questo obiettivo, - spiega con grande senso di responsabilità Gigi Calabrese - e, domenica dopo domenica, ci appare sempre più vicino. Per me sarebbe il coronamento di un sogno visto che, quando arrivai qui a Palazzolo, la stagione terminò con una sfortunata retrocessione in Eccellenza. Spero, in ogni caso, di poter concludere la mia carriera con la maglia di questa città – ha aggiunto il centrocampista classe 1982 – e di riuscire a dare tutto quello che ho sia come calciatore, che, in futuro, se dovesse esserci l'occasione, da dirigente. Intanto pensiamo a stare concentrati e a trarre il massimo in termini di punti dalle ultime partite. Poi potremo pensare al futuro con maggiore serenità. La programmazione, del resto, è una delle prerogative di questa società che sta riuscendo a produrre tanto anche a livello di settore giovanile, il nostro vero fiore all'occhiello, e poter lavorare qui per continuare a crescere – conclude Calabrese - sarebbe un'occasione unica anche e soprattutto a livello personale”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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