Quello a cui stiamo assistendo nell’ultimo periodo non ha davvero precedenti, una serie di attacchi uno dietro l’altro contro Scicli definita “città mafiosa”.
Leggendo questi ultimi articoli mi sono chiesto quale sia il divario tra informazione e supposizione e cosa ci sta davvero nel mezzo. Nel mezzo può starci davvero di tutto: politica, economia, voglia di arrivare, di distruggere, sete di verità, voglia di giustizia ecc ecc ecc. …
Per quanto mi riguarda so di essermi addentrato in un tema per me particolarmente delicato, dato che questo polverone è stato sollevato a seguito di articoli redatti da colleghi, ma sono cosciente anche del fatto che urge una azione immediata atta a fare chiarezza su questa ondata di fango che sta colpendo la nostra cittadina. Partiamo dal presupposto che non si vuole nascondere la realtà e che a Scicli un problema mafia esiste, come può esistere in molti altri paesi siciliani e non, come esiste anche un problema gestione rifiuti che nessun sindaco negli ultimi anni ha saputo prendere di petto.
Insomma, che nella bella Scicli di Montalbano non sono tutte rose e fiori lo sappiamo benissimo, ma cosa spinge a titolare che la città è stata chiusa per mafia? Chiusa da chi? come? Ci sono delle indagini incorso che, probabilmente, porteranno ad uno scioglimento per mafia, ma sono ancora solo indagini. Qui non c’è da essere contro o pro Scicli, qui c’è da analizzare quello che la realtà ci dice, cioè che si sta indagando su infiltrazioni mafiose, che ci sono delle cose che non vanno e che occorre una sterzata immediata. Ci vorrebbe davvero la sfera di cristallo per sapere costa sta dietro questi titoli, sfera che non abbiamo, ma adesso c’è da chiedersi una cosa: come ne veniamo fuori?
Coesione e verità sono elementi fondamentali in questa fase, i politici che hanno provocato questa situazione dovrebbero avere il coraggio di fare un passo indietro e togliersi di torno, solo una nuova classe dirigente pulita e volenterosa può di nuovo risollevare le sorti della città. I nostri più importanti politici in questa fase stanno alla finestra senza batter ciglio, vogliono vedere quello che succede in una situazione che forse a qualcuno di loro in fondo va bene così com’è (salvo poi presentarsi in una campagna elettorale e dire che Scicli è la città più bella del mondo).
Scicli è una delle città più belle che fortunatamente riesce a promuoversi da sola, ma adesso ha bisogno di una virata repentina, è necessario che al timone ci sia gente che guardi lontano e oltre le logiche di una politica vecchia e sporca, partendo da un punto imprescindibile e fondamentale: la legalità.
Carmelo Riccotti La Rocca
oh mia povera Scicli!
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