Economia e Lavoro
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Ragusa, 28 settembre 2015 – Quarantunesima edizione per la FAM (Fiera Agroalimentare Mediterranea), svoltasi a Ragusa, al Foro Boario (Contrada Nunziata), venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 settembre.

La FAM è un’esposizione di pezzi agricoli, e non solo, suddivisa in stand e padiglioni dedicati ai settori come zootecnica, meccanizzazione, agroalimentare, florovivaismo.

Si inizia il percorso con gli stand dedicati all’agricoltura, in particolare alla meccanizzazione agricola, quindi macchine e attrezzature per la lavorazione della terra, attrezzature per la lavorazione del latte e per la mungitura, impianti di riscaldamento per l’agricoltura, accessori vari per la medesima.

Segue lo stand floreale, con piante ornamentali da interni ed esterni, attrezzature e prodotti per il giardinaggio.

Questo stand immette al grande padiglione degli animali. Un padiglione che rivela il mondo naturale, spontaneo degli animali, un mondo bellissimo, da ammirare e rispettare.

L’atmosfera è genuina, come quella che si respira in una campagna: paglia lungo il tragitto, l’odore caratteristico di masseria, i rumori di campanacci e di zoccoli e di muggiti.

Una campagna abitata principalmente da mucche di ogni tipo (quella bianca, quella bianca e nera, quella marrone, quella grigia), numerosi tori, asinelle con i loro piccoli accanto.

Poi un padiglione dedicato agli animali di piccola taglia, ovvero conigli e volatili. Fino ad arrivare ai cavalli.

Alla fine del percorso, vi è uno degli stand più apprezzati, ovvero quello delle degustazioni.

Un percorso che prende per mano e immerge nei gusti dei prodotti tipici siciliani: ortaggi, frutta, biscotti, miele; e poi salumi, salsiccia secca, provole, formaggi salati e formaggi accompagnati da particolari confetture, come la marmellata di pomodoro datterino e cannella; fino ad arrivare al dolce, ovvero il cannolo siciliano, rigorosamente ripieno di ricotta fresca.

Insomma, un tripudio di sapori che ha attirato il visitatore a partecipare a questa fiera che si è rivelata non una semplice mostra agricola, ma una sorta di esposizione universale della mediterraneità. 

Numerosa la partecipazione del pubblico.

 

Lucia Nativo

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry