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Ragusa, 22 settembre 2014 – Nonostante il caldo torrido, alle 9,30 di ieri, domenica 21 settembre, sono accorsi, quasi tutti, i pazienti del Centro Diurno dell’Alzheimer dell’Asp di Ragusa. Accompagnati, dai loro familiari, figli, fratelli e sorelli, tutti pronti a dare una mano alla realizzazione della loro prima Giornata dell’Alzheimer a Ragusa, in occasione della XXI Giornata mondiale. 

Lo staff del Centro, operatori e medici, ha subito indossato la maglietta azzurra e si è messo al lavoro per raccogliere le numerose adesioni dei partecipanti accorsi.

“Amunì”, associazione dilettantistica, sportiva, con in testa Angelo Cascone, che da tempo collabora con i pazienti del Centro, è accorsa con numerosi associati. L’attività fisica, per questi pazienti, è fondamentale, infatti il corretto stile di vita aiuta a contrastare l’avanzamento degli effetti devastanti.

 

Presente anche l’Aiad, che da tempo collabora con la realtà del Centro, - perché è risaputo che il diabete può aumentare il rischio di demenza del 50%. Il controllo della glicemia, insieme a quello dell’ipertensione e all’astinenza dal fumo, per contenere così il rischio cardiovascolare, possono ridurre le probabilità di comparsa della demenza anche in una fase avanzata della vita. Obesità e scarsa attività fisica sono importanti fattori di rischio di diabete e ipertensione e, come tali, dovrebbero essere oggetto di attenzione.

 

L’Azienda Sanitaria di Ragusa, ha svolto un’azione di grande impulso per la realizzazione di questa importante e riuscita manifestazione. Infatti erano presenti il direttore sanitario dell’ospedale “Civile”, dott. Pasquale Granata, il direttore del Dipartimento Salute Mentale, dr. Antonio Virzì, il direttore del Servizio di Psicologia, dr. Franco Dimartino, ma anche gli altri medici: dr. Salvatore Valvo, dr. Giancarlo Tribastone, dr. Salvatore Di Pasquale e la dr.ssa Annalisa Baglieri che ha fortemente  creduto in questo evento  e si impegnata per dare lo start all’iniziativa, aiutata e supportata dagli operatori del Centro. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry