Ragusa, 6 marzo 2015 – «Quello di oggi è un intervento di prevenzione primaria – ha esordito nella conferenza stampa il dr. Francesco Blangiardi, Capo Dipartimento Prevenzione – Asp – per gli uomini e le donne perché con la vaccinazione anti Hpv universale (adolescenti maschi e femmine) si possono prevenire tumori che spesso si presentano in uno stadio molto avanzato.
Questo vaccino è preventivo, non ha alcuna efficacia terapeutica, e per poter essere efficace deve essere effettuato prima dell'esposizione al tipo di virus, preferibilmente prima dell'inizio dell'attività sessuale, anche se si è dimostrato efficace anche in femmine e maschi oltre l'inizio dell'attività sessuale. Per questo motivo, aver già iniziato l'attività sessuale non è una controindicazione alla vaccinazione. Oggi si parla di abbassare l’età della vaccinazione a nove anni perché si registra un abbassamento dell’età in cui si hanno i primi rapporti sessuali».
I papillomavirus umani (Hpv, dall’inglese Human papilloma virus) sono virus a Dna che si trasmettono per via sessuale e che si replicano nelle cellule dell’epidermide. Esistono oltre 120 tipi di Hpv, che si differenziano per i tipi di tessuto che infettano. Più di 40 tipi interessano l’epitelio anogenitale (cervice uterina, vagina, vulva, retto, uretra, ano, pene), e alcuni fra questi sono definiti Hpv ad alto rischio: sono quelli collegati all’insorgenza di vari tipi di tumori, soprattutto della cervice, ma anche del pene, dell’ano, della vulva e altri.
E’ una delle infezioni sessualmente trasmesse più comuni. Si stima che in ogni momento circa il 10 per cento delle donne ha una infezione da Hpv cervicale senza alcun sintomo, mentre il 65-70% dei soggetti di sesso maschile contrae un’infezione da uno o più ceppi di Hpv (oncogeni e non) nell’arco della propria vita, con un andamento particolare e non sovrapponibile a quello riportato per il sesso femminile.
«Il carico di malattie nelle patologie come l’Hpv–correlate – ha sottolineato il dr. Giuseppe Ferrera – Direttore del Servizio Epidemiologia dell’Asp - assume una notevole dimensione perché genera dei bisogni sanitari e di salute pubblica che non sono soddisfatti dalle attuali politiche sanitarie. Infatti, contrariamente al cancro del collo dell’utero, per gli altri cancri, non esistono programmi di screening organizzato per la diagnosi precoce. Nel maschio non ci sono studi diagnostici standardizzati per la diagnosi di routine delle infezioni Hpv. Questi tumori sono spesso diagnosticati in una fase avanzata e associata ad un’alta morbilità e mortalità».
Le ragioni, quindi, che sostengono la vaccinazione anti-Hpv universale (vaccinazione di adolescenti maschi e femmine) sono molteplici: il vaccino quadrivalente si è dimostrato altamente efficace anche nei maschi; migliorare l’accettabilità della vaccinazione e la copertura vaccinale nelle femmine; ridurre drasticamente le patologie Hpv-correlate ed il burden of disease per le generazioni future; eliminare disuguaglianze socio-sanitarie di genere; aiutare la popolazione a vivere più a lungo e in salute.
Il dr. Salvatore Bracchitta, responsabile dell’U.O. di Chirurgia Proctologica, Clinica del Mediterraneo, ha condiviso con il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp, la necessità di operare una vasta campagna di informazione sull’importanza del vaccino per prevenire le malattie anali che ogni anno fanno registrare almeno un morto per infezione da Hpv.
«Causati dal virus dell’Hpv, i condilomi genitali, noti anche con il nome di verruche genitali, rappresentano la malattia più diffusa a trasmissione sessuale che, se non curata, potrebbe portare a diverse e importanti patologie. Ragusa è, certamente, una realtà avanti perché ha un Centro di proctologia, ma i pazienti, spesso, arrivano in una fase tardiva, anche perché i maschi, per cultura fanno meno prevenzione. Importante e necessaria è la prevenzione primaria infatti sono disponibili dati di efficacia del vaccino quadrivalente nella popolazione maschile per la prevenzione di lesioni genitali esterne e anali».
HPV. Vaccinazione universale (e gratis) a Ragusa
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