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Pozzallo, 14 dicembre 2016 – Durante la mattina di mercoledì 14 dicembre u.s., nel porto di Pozzallo si è svolta un’esercitazione complessa in materia di antincendio, security portuale e di soccorso organizzata dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo, che ha visto la partecipazione di dipendenti pattuglie automontate a terra e mezzi nautici a mare, unitamente a tutte le Forze dell’ordine ed alle squadre dei VV.F. di Ragusa dotate di mezzi specializzati, personale medico della Croce Rossa Italiana di Ragusa con un’autoambulanza di soccorso, operatori della Protezione Civile, nonché, il personale dei servizi tecnico nautici (piloti, ormeggiatori, rimorchiatori) e dell’imprese portuali che operano all’interno del predetto ambiti portuale.

 

Per l’occasione, è stata simulata la presenza sull’unità navale NOS TAURUS di un ordigno incendiario di tipo artigianale nascosto all’interno di un container caricato a bordo che, dopo essere stato individuato dall’equipaggio, ha provocato un principio d’incendio che ha interessato l’unità navale in parola, ormeggiata presso la banchina di riva del suddetto porto.

L’esercitazione è stata finalizzata a testare la preparazione e la prontezza operativa dell’equipaggio imbarcato nell’adozione delle misure previste sia dal Piano di Security e sia dal Piano antincendio relativi all’unità navale in questione. 

Inoltre, nel corso dell’esercitazione sono state immediatamente attivate le procedure previste sia dai vigenti Piani di Security portuale che dal Piano antincendio locale emanato dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo nel mese di maggio 2010, che, in questi casi, prevedono l’immediato intervento congiunto degli uomini e dei mezzi della Capitaneria, in stretta coordinazione con quelli delle Forze di Polizia, dei VV.F. e degli Enti sanitari competenti nonché la collaborazione e l’ausilio degli operatori portuali locali e dei servizi tecnico-nautici presenti nello scalo.

Tutto il personale operante ha portato a termine, in tempi ristretti, le operazioni di contenimento della minaccia alla security portuale, di spegnimento dell’incendio successivamente verificatosi, messa in sicurezza dell’unità interessata dall’incendio e contestuale soccorso alle persone infortunate a bordo per ustioni e/o esalazioni, a seguito di contatto diretto con le fiamme sprigionate dal mezzo nautico.

Al termine dell’esercitazione, si è tenuto subito un “debriefing” per verificare l’esito degli interventi effettuati, che è stato ritenuto adeguato ai piani ed ai protocolli di emergenza in vigore.

Queste esercitazioni, che si svolgono periodicamente ogni sei mesi, servono a testare il livello di addestramento e la sinergia tra le diverse componenti che operano durante l’emergenza nonché a monitorare l’efficienza e la funzionalità dei mezzi antincendio immediatamente e direttamente disponibili in ambito portuale, unitamente a quelli presenti sui mezzi di soccorso intervenuti.

Nel complesso, tutte le operazioni si sono svolte con tempestività ed efficacia, consentendo di verificare l’ottimo coordinamento operativo, funzionale ed a livello di comunicazioni intercorso tra le pattuglie impiegate a terra e quelle imbarcate sui mezzi nautici presenti in mare, dipendenti dai diversi Enti istituzionalmente preposti a gestire l’emergenza.

 

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Paul Valéry