Scicli, 6 ottobre 2018 – Si è spento oggi nella sua casa di Quartarella dopo un lungo ricovero all'Ospedale Maggiore di Modica, l'amico, maestro, artista di fama internazionale, Piero Guccione.
Il maestro era nato a Scicli il 5 maggio del 1935 e a Scicli risiedeva per lunghi periodi (nella sua bella casa di Quartarella), viaggiando per il resto in Italia e Francia. Era una delle figure di spicco del gruppo di artisti noto come "Gruppo di Scicli" (tra gli altri ne fanno parte Alvarez, Sarnari, Candiano, Paolino, La Cognata...), con cui aveva presentato eccellenti mostre e importanti cataloghi d'arte.
Lo ricorderò sempre per un'amicizia di decenni, per la sua generosità, il garbo e la delicatezza, e il sorriso, oltreché per le sue opere che ho sempre apprezzato. Va via un amico, un maestro, una personalità importante per la cultura iblea e sciclitana in particolare. Tanti i suoi articoli, noto il suo impegno civile e politico, oltre alla sua apprezzatissima arte. Noto anche l'uomo, un esempio per tutti noi.
Non potrei dimenticare tanti momenti insieme, specialmente in ambito di iniziative culturali con Il Giornale di Scicli, ma anche di momenti privati, cene, passeggiate, visite a casa sua o nel mio studio... Mentre scrivo, oltre alla sua immagine dentro di me, ho davanti a me un pastello, un ibiscus tra quelli che amava dipingere, con una bellissima dedica di tanti anni fa, quasi lo rivedo mentre la scrive...
Proprio un anno fa ebbe inizio un percorso per una Fondazione a lui dedicata (qui la news) ed è stato costituito un gruppo di lavoro al Comune per questo importante progetto culturale.
Addio Piero, e grazie per i tuoi insegnamenti e la tua amicizia.
Condoglianze alla famiglia, alla cara Sonia Alvarez e a quanti gli sono stati e sono vicini e lo stimano.
La Camera ardente – scrive Il Giornale di Scicli – sarà a Scicli, a Palazzo Spadaro verrà aperta martedì 9 ottobre dalle ore 9 e fino alle ore 18. L’orazione funebre sempre a Palazzo Spadaro, prima dell’addio davanti al Palazzo di Città. La salma verrà cremata, e le ceneri dovrebbero essere sparse nel mare di Sampieri.
Salvo Micciché
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La sua bibliografia (Fonte: Wikipedia):
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Ha studiato all'Istituto d'arte di Catania e all'Accademia di belle arti di Roma, dove si e trasferito nell'ottobre del 1954. Dal 1958 al 1969 ha partecipato alle missioni paleontologiche nel Sahara libico, con l'équipe dell'archeologo Fabrizio Mori, per il rilevamento di pitture rupestri. Nel 1961, su richiesta dell'American Federation of Art, ha organizzato una mostra di tali pitture all'Università di Columbia di New York, successivamente ospitata nelle maggiori università americane. La sua prima mostra personale ha avuto luogo a Roma, alla Galleria Elmo, nel 1960.
Dal 1962 al 1964 ha fatto parte del gruppo Il pro e il contro, con i pittori Attardi, Calabria, Farulli, Guerreschi, Gianquinto e Vespignani e i critici d'arte Antonio Del Guercio, Dario Micacchi e Morosini. Questo gruppo ha rappresentato un punto di riferimento per la pittura realista di quegli anni.
Nel 1963 una sua opera viene esposta alla mostra Contemporary Italian Paintings, allestita in alcune città australiane Nel 1963-64 espone alla mostra Peintures italiennes d'aujourd'hui, organizzata in medio oriente e in nordafrica.
Dal 1966 al 1969 è stato assistente di Renato Guttuso alla cattedra di pittura dell'Accademia di belle arti di Roma. Ha insegnato all'Accademia di belle arti e al I Liceo artistico di Roma. Nel 1979 ha tenuto la cattedra di pittura all'Accademia di belle arti di Catania. Nello stesso anno, con Sonia Alvarez, è tornato a vivere in Sicilia, in una campagna (Quartarella), tra Scicli e Modica. Nota è la sua assidua presenza nella borgata di Sampieri, dalle cui marine ha tratto sublime ispirazione.
Ha partecipato a importanti esposizioni pubbliche, nazionali e internazionali. Nel 1984 l'Hirshhorn Museum di Washington lo ha invitato alla mostra internazionale Drawings 1974-84. Nel 1985 è stato invitato dal Metropolitan Museum of Art di New York / The Mezzanine Gallery, per un'antologica di grafica. Sue opere grafiche figurano nella collezione permanente del Museo. Ha partecipato alla X e alla XII edizione della Quadriennale di Roma (1972 e 1992). È stato invitato a diverse edizioni della Biennale di Venezia (1966, 1972, 1978, 1982, 1988); la Biennale del 1988 gli ha dedicato una sala personale nel Padiglione Italiano.
Nel 1993 ha partecipato alla mostra "Tutte le strade portano a Roma?" a cura di Achille Bonito Oliva, al Palazzo delle Esposizioni di Roma. A Palazzo Dugnani, con il patrocinio del Comune di Milano, ha avuto luogo nel 1986 la mostra personale "Dopo il vento d'occidente". La sua prima antologica è stata presentata nel 1971 dal Comune di Ferrara al Centro Arte Visive del Palazzo dei Diamanti; un'altra, molto più ampia, si è svolta alla Galleria d'Arte Moderna del Comune di Conegliano (Treviso) nel 1989. Nel 1992 una retrospettiva con il titolo "Variazioni" è stata patrocinata dalla Provincia Regionale al Palazzo dei Leoni di Messina.
Nel 1993 il Comune di Viareggio ha presentato a Palazzo Paolina "Omaggio al Maestro", un'antologica sul tema Il mare, in seno alle manifestazioni per il 64º Premio Letterario. Nel 1995 l'Assessorato alla Cultura del Comune di Conegliano (Treviso) ha proposto per la seconda volta una sua retrospettiva (curata da Marco Goldin) "I colori del mare 1967/95". L'anno successivo viene presentata una retrospettiva di pastelli a Villa Foscarini Rossi, Stra (Treviso) "Pastelli 1974-1996" a cura di Marco Goldin. Nel 1998 un'antologica viene presentata a Palazzo Reale di Milano.
Guccione ha partecipato inoltre a numerose mostre nelle gallerie italiane ed estere. La Galleria Il Gabbiano di Roma ha presentato le sue opere nelle principali Fiere d'Arte Internazionali: alla Kunstmesse di Basilea, alla Foire internationale d'art contemporain (FIAC) di Parigi, alla C.LA.E. di Chicago e a The Armory Show di New York nel 1988. Nel 1990 una bellissima mostra "Pastelli" viene inaugurata dal Maestro alla Galleria Basile di Palermo. Nel 2006 presso la fondazione Bufalino si è svolta la mostra "Bufalino e Guccione", una mostra in ricordo del decennale della scomparsa dello scrittore legato a lui da una vecchia amicizia. In alcuni scritti di Gesualdo Bufalino si parla infatti della pittura di Guccione. Nel 2011 il regista Nunzio Massimo Nifosì ha girato il documentario Piero Guccione, verso l'infinito presentato al Festival internazionale del film di Roma, al Festival del film italiano di Madrid e alla Biennale di Venezia.
È inoltre accademico corrispondente dell'Accademia delle arti del disegno nella Classe di Pittura.
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Tanta la commozione di cittadini e associazioni, sulla stampa e sui social molti messaggi pubblici e privati.
Tra gli altri, citiamo un messaggio che ci invia l'associazione Paolo Ferro di Scicli, che si occupa di disabili: «L’Associazione Pro-disabili Paolo Ferro, che dal 1990 svolge attività per i diversamente abili a Scicli, esprime sentito dolore per la scomparsa dell’artista Piero Guccione. Se l’Associazione è rimasta in vita fino ad oggi, infatti, è anche grazie al Maestro e alla sua sensibilità per le fasce più deboli. Alla fine degli anni 90 Guccione donò all’Associazione, che oggi svolge attività due volte la settimana nel retro di Palazzo Mormino a Donnalucata, una litografia intitolata “Il Carrubbo”. I proventi ricavati dalla vendita dell’opera hanno contribuito a mantenere in vita l’associazione per almeno un decennio. L’associazione pro-disabili Paolo Ferro oggi a Scicli è una delle rare realtà che si occupa di diversamente abili garantendo un servizio ludico-ricreativo per due volte la settimana. “Siamo profondamente riconoscenti a Piero Guccione che ha sempre dimostrato grande sensibilità e interesse verso la nostra Associazione, con l’umanità tipica di una grande persona prima che un grande artista”. A dichiararlo Dora Pisani, anima della Paolo Ferro, a lei si uniscono il presidente Carmelo Mandarà, tutto il consiglio direttivo e lo staff dell’Associazione.».