Cultura
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  • Argomento: Poesia

Modica, 2 dicembre 2021 — Il Caffè Letterario “Salvatore Quasimodo” di Modica celebrerà dal 9 all’11 dicembre 2021 i 15 anni della sua fondazione; a tal fine realizzerà alcuni eventi culturali in coincidenza con il periodo di assegnazione a Quasimodo del Premio Nobel per la Letteratura. Tali iniziative si svolgeranno con il patrocinio morale della Fondazione Naji Naaman (Libano), dell’Università Popolare di Palermo e dell’Associazione culturale Euterpe di Iesi (AN), e vedranno la realizzazione di 4 eventi:

 

– allestimento di una mostra illustrativa dei 15 anni, che sarà inaugurata il 9 dicembre, alle ore 17.00, presso il Palazzo dei Mercedari, e che rimarrà aperta sino al 6 gennaio 2022; 

– il secondo evento sarà dedicato agli studenti delle Scuole Superiori di Modica e si terrà la mattina del 10 dicembre 2021, dalle ore 9.00 alle 12.30, presso l’Auditorium “P. Floridia”; 

– il terzo evento vedrà un Reading musicale, dalle ore 17.00 alle ore 19.30 presso l’Auditorium Pietro Floridia con l’esibizione di musicisti, compositori e gruppi musicali, in omaggio a Quasimodo nella ricorrenza dei 62 anni della consegna del Premio Nobel per la Letteratura, avvenuta il 10 dicembre del 959; 

– infine sabato 11 dicembre 2021 si terrà, dalle ore16.00 alle 19.30, un Reading poetico con la partecipazione di poeti non solo del territorio, ma anche di diversi parti d’Italia e dall’estero, che interverranno con video messaggi. 

 

«Il Caffè Letterario Quasimodo lungo questi 15 anni – dichiara l’ ideatore e Presidente Domenico Pisana – si è connotato, con le sue stagioni culturali, quasi come una sorta di “agorà nella città di Modica”, aperta alla fruizione culturale di tutta l’area degli iblei e aretusea, con l’obiettivo di  riflettere sui grandi temi della letteratura e della poesia, della narrativa,  della storia e della memoria del territorio e oltre, nell’ottica di una cultura intesa come sistema di pensiero e di creatività’ finalizzato a costruire una letteratura d’umanità in grado di ricomporre le relazioni umane.

 A riguardo siamo lieti di aver attivato una collaborazione culturale, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, con enti, associazioni e fondazioni impegnate come noi nella promozione della cultura. Ultima, ma non ultima, la Fondazione “Naji Naaman”del Libano, che opera dal 1969  a livello mondiale sotto il motto “La cultura libera e aperta fa la pace”.

Lungo questo quindicennio – prosegue Domenico Pisana – non abbiamo inseguito sogni particolari, se non quello di “essere quello che siamo”, e ringraziamo quanti hanno mostrato di gradire i nostri appuntamenti. Siamo stati e siamo persone che vivono con il sogno di fare della propria poesia una posizione dello spirito, una capacità di leggere dal dentro la vita nella sua complessità, una sorta di intuizione dell’anima che non è dato a tutti di avere. La vera poetica esige un “esodo interiore” capace di dare senso alle cose; la poesia – come diceva Elio Vittorini – è poesia perché sta legata alle cose da cui ha avuto origine. Noi riteniamo che la letteratura, la poesia siano un’assunzione della storia; il poeta – come dice il nostro Nobel Quasimodo – “non ha e non può avere una posizione passiva nella società; egli ‘modifica’ il mondo, e le sue immagini forti, quelle create, battono sul cuore dell’uomo più della filosofia e della storia”.

Colgo l’occasione – conclude Pisana – per ringraziare gli amministratori che si sono succeduti in questi 15 anni nella città di Modica e nel comprensorio, per aver mostrato disponibilità nel consentire la realizzazione delle nostre stagioni culturali nelle loro sedi comunali, come pure tutta la stampa del territorio per aver dato voce e diffusione al nostro impegno di servizio culturale in tutta l’area iblea e oltre».

 

Il presidente del Caffè Letterario Quasimodo, Domenico Pisana – Il portavoce e componente del Gruppo, Salvo Micciché

 

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Nelle locandine della galleria fotografica il programma dettagliato degli eventi

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry