Cultura
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  • Argomento: Archeologia

A Malta, nel sito archeologico di Ta Wilġa, riprende l'attività della missione italo-maltese in sinergia tra Università della Calabria e Soprintendenza per il patrimonio culturale di Malta (diretta da Kurt Farrugia, con Kevin Borda). Sarà a Malta un team di archeologi, architetti e storici siciliani e calabresi: Giovanni Di Stefano, Maurizio Paoletti, Domenico Buzzone, Salvo Micciché

  

Continua l’attività di ricerca e scavo archeologico dell’Università della Calabria a Malta. A gennaio scorso l’archeologo ibleo Giovanni Di Stefano ha incontrato a La Valletta il Soprintendente del Patrimonio Culturale di Malta, dott. Kurt Farrugia. In tale occasione i due studiosi (insieme a Domenico Buzzone e Salvo Micciché per la parte italiana e a Kevin Borda per la parte maltese) formulavano piena soddisfazione tanto per l’incontro quanto per la collaborazione tra l’Università della Calabria e la Soprintendenza del Patrimonio Culturale di Malta. 

Adesso tutto è pronto per una nuova missione archeologica italo maltese prevista dal 6 all’11 novembre. Oggetto della ricerca è il sito della torre rotonda di Ta Wilġa (Malta), che, a seguito delle ultime indagini degli archeologi italiani, potrebbe essere una fattoria fortificata, in tecnica megalitica, di età tardoantica bizantina, ma gli studiosi non escludono un sostrato preesistente di epoca punica e romana.

L’equipe italiana - composta da archeologi, architetti e storici ragusani e calabresi, ovvero dal prof. Giovanni Distefano (direttore della missione), prof. Maurizio Paoletti, arch. Domenico Buzzone (direttore del restauro), dr. Salvo Micciché (analisi storica e documentazione fotografica) – lavorerà in collaborazione, come detto, tra Soprintendenza del Patrimonio Culturale di Malta (Superintendent dr. Kurt Farrugia), Kevin Borda (funzionario della Soprintendenza maltese) e Università della Calabria.

Anche quest'anno la Mapei con i propri prodotti per il restauro delle cortine murarie sarà sponsor della Missione fornendo collaborazione tecnica.

Gli interventi di scavo si concentreranno all'interno dell'edificio, mentre le indagini sono indirizzate a definire meglio la cronologia e l'uso dell'edificio.

Molto articolate, dunque, si presentano le tematiche che dovranno affrontare le due compagini: in particolare la documentazione completa dell'elevato monumentale della torre, il restauro e la valorizzazione del complesso.

 

Giuseppe Nativo

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry