Cultura
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#Siracusa, 11 gennaio 2016 – Sabato 16 gennaio alle ore 18.00 nella Galleria d'arte contemporanea “Quadrifoglio” di Via Santi Coronati 13 (Ortigia) sarà inaugurata la collettiva “Perla del Mediterraneo” di Mavie Cartia, Giovanna Gennaro e Lucia Ragusa a cura di Mario Cucè.

 

Il percorso espositivo comprende nove opere recenti, tre per ogni artista, realizzate a olio, pastelli e tecnica mista. Come scrive la docente e scrittrice Barbara Iabichella nel dépliant dell'evento, si tratta di una mostra al femminile in cui le artiste si confronteranno seguendo il filo comune della “Sicilianità” nei suoi tratti più notevoli - la luce, i paesaggi, la storia, l'architettura, l'arte - che nei secoli passati affascinarono i tanti viaggiatori e scrittori incantati dalle bellezze dell'isola.

La luce, i paesaggi, la storia, l'architettura, l'arte della terra di Sicilia sono filtrati attraverso sensibilità artistiche diverse dando vita a opere profondamente differenti per stile e tecniche.

Mavie Cartia, per esempio, esprime nei suoi quadri emozioni, visioni e affetti ispirati ai temi della memoria e del vissuto. ”La luce di cui tutto avvolge - ha scritto lo storico dell'arte Paolo Nifosì - è quella mediterranea,una luce intensa che respira in tutto quello che dipinge, una luce che attenua i contrasti che nello stesso tempo trasferisce quanto rappresentato nel suo mondo prevalentemente lirico".

 

Le “Città di pietra” di Giovanna Gennaro evocano l'isola del mito trasfigurata in un'atmosfera di sospensione, sogno e solitudine. "La sostanza delle opere - ha scritto lo storico dell'arte Paolo Nifosì - è affidata a stesure materiche, a velature dove la preziosità, il piacere della colore puro vengono perseguiti al limite tra percezione visiva e astrazione. Spesso i paesaggi sono visti a volo d’uccello e gli orizzonti sono allontanati sulla traiettoria di una sensibilità romantica basata sul sogno". 

Gli angoli di giardino e le nature morte dipinte da Lucia Ragusa, invece, esaltano la luce aerea e l'intreccio compositivo di forme e colori. L'artista, scrive il critico Arnaldo Romani Brizzi, “tesse la trama del suo fare pittorico con la musicalità delle cromie, così simile alla musicalità delle cromie svolgendo il proprio fare, l’azione dell’arte, con l’ostinata dedizione che compete a una ricercatrice del bello”.  

 

La mostra resterà aperta fino al 30 gennaio e potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.  

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry