Successo per l’esordio letterario della giovanissima Giada Maria Iannizzotto: “Adelia e la macchina del meteo”, un romanzo di genere distopico totalitario
Ragusa, 19 novembre 2018 – Giada Maria Iannizzotto, studentessa del Liceo Classico Umberto I di Ragusa, è una giovane scrittrice al suo primo romanzo, Adelia e la macchina del meteo.
Nel romanzo, è stato detto nella presentazione di sabato 17 novembre, c’è tanto della nostra vita e delle nostre relazioni umane ma soprattutto c’è tutto il mondo di una giovane ragazza: i legami, l’amicizia, gli affetti.
Il romanzo appartiene al genere distopico totalitario e si presenta con una lettura molto fresca e gradevole.
La storia si dipana con ritmo incalzante e riesce a coinvolgere il lettore che a volte rimane anche col fiato sospeso. Questi ed altri elementi significativi del romanzo sono stati messi in rilievo dalla professoressa Marinella Tumino, invitata dall’editore Operaincerta a presentare il libro al complesso Santa Teresa di Ragusa Ibla.
Un folto pubblico, soprattutto di giovani, ha assistito all’incontro ascoltando con attenzione sia la relatrice sia Giada Iannizzotto che ha dato prova di grande spigliatezza e padronanza di sé, ricoprendo con naturalezza “le phisique du rol” di questo esordio letterario. La scrittrice ha spiegato l’intreccio del racconto presentando la protagonista, Adelia, una giovane di 18 anni che vive in un’epoca nella quale il meteo e i fenomeni prima definiti “naturali” ora vengono controllati dal governo, e la vita dei cittadini è strettamente monitorata… all’improvviso inizia a piovere acido. «Oggi c’è qualcosa di strano in cielo – dice Sofia, stranita –. In effetti, non è il celeste a cui siamo abituati, ha una sfumatura leggermente diversa che non riesco a cogliere…»
La città è sotto attacco. Adelia, ragazza coraggiosa si ribella al sistema anche a costo di sacrificare i suoi affetti più cari e decide di partire con cinque ragazzi per distruggere la macchina del meteo.
Il romanzo, nonostante l’ambientazione in un mondo futuro e lontano, resta ancorato a quei valori che molto spesso oggi definiamo “perduti”, ossia la famiglia, in cui ogni membro svolge un ruolo fondamentale; gli amici, con cui è importante condividere gioie e dolori; l’amore per la propria terra, la propria città, l’amore per i paesaggi, di cui Giada Maria fa ampie descrizioni, e la grande sensibilità nei confronti della natura.
Quanto sono importanti per la giovane scrittrice la famiglia e gli amici nella vita reale?
Sia la famiglia sia gli amici – dice Giada – sono fondamentali per me, sono qualcosa a cui aggrapparsi nelle difficoltà, sono come un giubbotto di salvataggio. Se ci sono entrambi si può restare tranquilli ma se manca uno dei due si inizia ad avere timore e se per caso dovessero mancare entrambi allora c’è la certezza di affogare.
Un lungo applauso ha sottolineato queste parole come a voler premiare la sua ricchezza di valori e di sentimento, cose entrambe rare in una giovane di 17 anni. La maturità dimostrata nel rispondere alle numerose domande della relatrice, Marinella Tumino, anche lei tra l’altro scrittrice di spessore, è stata notata da tutti e la presentazione di questo libro in giovane età fa ben sperare che Giada Maria Iannizzotto sia già sulla buona strada. Operaincerta ci ha creduto, adesso tocca ai lettori. Ad maiora!
Giovannella Galliano