- Autore: Antonella Monaca
- Titolo: Ho fatto 100
Modica, 7 febbraio 2023 — “Ho fatto 100” è il titolo del libro che Antonella Monaca presenterà, in collaborazione con la FIDAPA (sezione di Modica), nel V “sabato letterario” che si terrà alle ore 17.30 al Palazzo della Cultura il prossimo 11 febbraio, nel quadro della Stagione culturale 2022-23 del Caffè Letterario Quasimodo.
La serata, che sarà coordinata da Maria Monisteri, assessore alla cultura del comune di Modica, si aprirà con il saluto della Presidente della Fidapa di Modica, Giovanna Drago, e un’introduzione del Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana.
Della raccolta poetica parleranno Valentino Minuto, dottore in Scienze pedagogiche, e Grazia Basile, Dirigente scolastico dell’Istituto “Rogasi” di Pozzallo. Giovanna Drago e Giovanni Blundetto, della Compagnia teatrale “I Caturru”, leggeranno testi tratti dal volume; Giuliano Ovando Salemi, al Pianoforte, e il duo Lino Gatto alla chitarra e Salvatore Raimondo (canto), animeranno la serata con intermezzi musicali.
«Con questa sua nuova raccolta poetica – dice Domenico Pisana – Antonella Monaca si affida ad un genere letterario di impronta diaristica comprendente testi poetici dispiegati quasi come in un canzoniere di sabiana memoria, e che fanno emergere le cose semplici amate dalla poetessa: memorie personali, rapporti familiari, ricordi d’infanzia, i figli, la sua città, gli amici, la festa dei modicani, i pastori, le feste religiose, il carnevale, la condivisione, gli aspetti contraddittori della vita, “l’amica piacirusa”, la “nostalgia siculo-argentina”, “ il vermiglio autunno”, la notte di San Lorenzo, ecc.
Il fine principale del libro di Antonella Monaca è, del resto, comunicare se stessa per quella che è; la sua poesia sembra quasi avere una funzione terapeutica, perché essendo venuta alla luce nel periodo pandemico e post pandemico, è vissuta dalla stessa come strumento utile per attenuare il dolore, l’imporsi della solitudine e per aprire a se stessa nuovi orizzonti di vita e di speranza. Questa raccolta – conclude Domenico Pisana – non cerca l’enfasi o la retorica dell’estetica, ma parte dalla vita e ritorna alla vita offrendosi al lettore come ‘poesia perlocutoria’, cioè capace di farsi linguaggio in grado di influenzare percezioni, pensieri, comportamenti e dunque diventare canale di umanesimo, di trasformazione e cambiamento».
Salvo Micciché