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Al Centro Studi Feliciano Rossitto, il 18 maggio 2023, Giuseppe Nativo presenta "L'emerito uomo", il romanzo di Crocifissa Mangiavillano

 

Ragusa, 11 maggio 2023 — Giovedì 18 maggio 2023, alle ore 18.30, presso i locali del Centro Studi Feliciano Rossitto (Via Ettore Majorana, 5 - Ragusa), sarà presentato il volume della scrittrice Crocifissa Mangiavillano, “L’emerito uomo” (Marcovalerio Edizioni, Cercenasco-To, 2023, pp. 144).

Dopo il saluto di Giorgio Chessari (presidente del Centro studi F. Rossitto), converserà con l’autrice Giuseppe Nativo (direttore di Ondaiblea). 

La lettura di alcuni brani tratti dal libro è affidata a Pippo Antoci (Gruppo Teatro del Centro Studi F. Rossitto).

 

L’autrice – originaria di Palma di Montechiaro –, è laureata in lettere moderne; vive e insegna a Palermo. È al suo esordio con questo primo “romanzo breve”, dopo i primi due volumi di notevole spessore culturale, storico e divulgativo: “L’Infinito al quadrato” (2018) e “La spirale aurea del Gattopardo. Il genio di G. B. Hodierna tra Storia e Scienza” (2022), entrambi dedicati ad una delle figure più rappresentative del Seicento siciliano, Giovan Battista Hodierna (ragusano, 1597-1660), scienziato, matematico, studioso di astronomia, di letteratura e di filosofia; una sorta di galileiano decentrato.

L’emerito uomo”, ambientato nel secolo scorso in un piccolo paesino della Sicilia, la città del Gattopardo, ha per protagonista Pepé Porretto, ultimo rampollo di un’antica famiglia le cui origini affondano nell’aristocrazia fondiaria seicentesca sopravvissuta ai contraccolpi del risorgimento e poi del fascismo fino ad arrivare ai nostri giorni.

Pepé, uomo controverso e spregiudicato, ma al contempo egotico e fragile, è ossessionato dall’idea di imbastardire la sua discendenza a seguito delle scelte dissennate delle sorelle.

Il quadro che emerge è una Sicilia, bella e brutale, popolata di ossimori e contraddizioni, ma la cui lingua, usi, costumi e folclore incantano allora come oggi. Una terra bellissima a volte sospesa o ammucciata in un angolo remoto, quasi arcana, ma sempre magica e tragicomica, come la vita.

 

salvo micciché

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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