- Rubrica: Incontro con l'arte (Michele Digrandi)
Essenza di quiete
Essenza di quiete
Dall'inizio alla fine
Tentazione
Ragusa, 7 maggio 2021 — Quando mio zio tornò dalla prigionia in Germania, era il 1945, arrivò a Ragusa da sua madre in via Garibaldi tre mesi dopo. Non c’era posto nella business class del Boing 777. Dovette andare a piedi.
Sua madre non lo riconobbe. Così com’era capitato a moltissimi suoi commilitoni. Partiti ventenni nel pieno delle forze e della salute, erano tornati quattro anni dopo senza carne, e con la pelle di un giallo preoccupante. Certo, mia nonna lo rimise in poche settimane a forza di ravioli e sausizza, brodo di gallina e fichi dell’orto.
Scicli, 1 aprile 2021 — Nella galassia dei Post che ruotano nell’universo Fb, in quel vorticoso e turbolento vocio degli internauti, non di rado ci si imbatte in piccole narrazioni che ci riportano indietro nel tempo.
Ragusa, 23 marzo 2021 — La contrada è una dell’altopiano ibleo: “A çjana” per quelli che abitano da queste parti. Si raggiunge dalla Ragusa-Chiaramonte Gulfi. Ma pochi, ormai, la raggiungono. Io tra quelli, e solo perché dopo due giorni di pioggia leggera speravo in un buon bottino di sparici (Asparagus acutifolius per gli italiani).
Una antica massarìa, abbandonata chissà da quanto, era il posto ideale: çjuse senza pascolo, senza trattori. Ma la mia attenzione è andata ad altro. Nello specifico un cancello. Un semplice cancello. Arrugginito, evidentemente vecchio, non antico.
Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado
Paul Valéry