Potenziamento del Sistema HF del progetto Italia-Malta “Calypso” mirato alla prevenzione di sversamenti di idrocarburi nel canale siculo-maltese
Ragusa, 4 settembre 2015 – Il Sistema Hf realizzato nell’ambito del Progetto ordinario Italia-Malta 2007-2013 “Calypso” sarà potenziato con l’installazione di una quarta antenna a nord-ovest di Pozzallo, verosimilmente nel porto turistico di Marina di Ragusa.
Già attivo dall’ottobre 2013, il Sistema Hf permanente ed operativo – ad oggi costituito da tre antenne: una installata nell’area portuale di Pozzallo ed altre due a Malta nei siti di Ta’ Barkat e Ta’ Sopu -, consente di prevenire eventuali sversamenti di idrocarburi a tutela delle coste siciliane e maltesi con relativa valorizzazione e sviluppo socio-economico dei territori interessati ed, inoltre, un’attività di monitoraggio delle correnti marine superficiali nel Canale siculo-maltese con lo scopo di fornire agli Enti preposti dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in caso di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati e/o di operazioni di Search and Rescue (SAR).
Nei giorni scorsi a Maltasi è tenuto il meeting di presentazione di “Calypso – Follow-on” che consentirà al partenariato – costituito da University of Malta, Università di Palermo (Polo Territoriale Universitario della Provincia di Trapani), Iamc – Cnr di Capo Granitola, Cutgana dell’Università di Catania e Arpa Sicilia – di migliorare le performance della rete Calypso attuale mediante l’istallazione di una quarta stazione Hf ed il processo di elaborazione dei dati radiali e dell’archiviazione dei prodotti mediante l’installazione di un secondo sistema hardware/software dedicato in Sicilia garantendo la ridondanza del dato e della sua elaborazione/archiviazione.
Al meeting sono intervenuti il project leader Aldo Drago dell’Università di Malta e i rappresentanti del partenariato - Giuseppe Ciraolo dell’Università di Palermo, Francesco Raffa dell’Iamc-Cnr (in teleconferenza), Rosario Sinatra dell’Università di Catania e Vincenzo Ruvolo di Arpa Sicilia -, i quali hanno evidenziato che grazie a “Calypso – Follow-on sarà possibile incrementare il livello di disseminazione dei risultati di progetto mediante il miglioramento dei servizi web-services dedicati e la realizzazione di un’app per sistemi mobili, validare ulteriormente le misure delle correnti superficiali effettuate dalla rete Calypso, effettuare l’upgrade dei sistemi Hf attualmente installati, mantenere la rete esistente e realizzare attività ulteriori di training al personale già selezionato al fine di garantire la perfetta operabilità del sistema anche dopo il periodo di finanziamento del progetto”.
“Il sistema consente agli Enti preposti di risalire con assoluta precisione alla provenienza in caso di sversamenti accidentali e di attività illecite come il lavaggio delle cisterne delle petroliere che navigano nel canale – ha aggiunto il Sicilian focal point del progetto, Giuseppe Ciraolo - i sistemi Hf, ormai riconosciuti dall’Ente internazionale della comunicazione e già presenti lungo le coste americane, nei golfi di Trieste e Napoli, non nuocciono assolutamente alla salute pubblica in quanto operanti nel campo delle radiofrequenze comunemente utilizzate per la trasmissione Tv o radio”.
“Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento non supereranno i 40 Watt con emissioni di campo elettromagnetico molto al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge quadro sulla Protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e la frequenza operativa del sistema d’antenna è di 13,5 Mega Hertz” ha concluso Ciraolo.
Alfio Russo (Università di Catania, Resp. Comunicazione P.O. Italia-Malta 2007-2013 “Calypso”)