Ragusa e dintorni
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Attività svolta (1 marzo 2014 - 28 febbraio 2015)

 

Ragusa, 2 marzo 2015 – Il nucleo di vigilanza venatoria, sotto il coordinamento degli ispettori preposti al servizio,  ha notevolmente intensificato l’attività di controllo sull’osservanza delle norme per la protezione della fauna selvatica in tutto il territorio agro-silvo-pastorale degli Ambiti Territoriali di caccia (A.T.C.) di RG-1, RG-2.

La progressiva espansione in termini quantitativi di  alcune specie di selvatici (cinghiale, coniglio selvatico, istrice e alcune specie di fringillidi), ha posto parallelamente  il problema dell’incremento del bracconaggio. A tal fine e per contrastare in modo efficace il deprecabile fenomeno  sono stati organizzati mirati servizi di vigilanza, assicurando  una presenza quasi costante sul territorio provinciale.

 In particolare sono state predisposte diverse operazioni antibracconaggio anche in ore notturne, sia durante il periodo di chiusura generale della caccia (al fine di  contrastare  qualunque forma di abbattimento o cattura illecita della fauna selvatica  soprattutto nel periodo di riproduzione della fauna medesima), sia durante la stagione venatoria per evitare e/o reprimere episodi di caccia mediante l’utilizzo di mezzi vietati (richiami acustici, furetto, trappole etc.).  I controlli, già notevoli nel periodo di silenzio venatorio  e di preapertura (agosto), hanno ricevuto un considerevole incremento da settembre in poi in concomitanza con l’apertura della stagione venatoria.

Particolari controlli sono stati svolti per garantire il rispetto, da parte dei cacciatori, delle norme prudenziali e di sicurezza  per scongiurare spiacevoli incidenti.

 

  Nel complesso, a seguito delle attività sopra descritte in tutto il territorio provinciale,  che hanno portato al controllo di 683 cacciatori,  n. 69 persone sono state denunciate  in stato di libertà all’A.G. per i reati previsti dalla L. 157/92  e meglio specificati nella sotto riportata scheda 1 riepilogativa.

  Sono stati sequestrati: n. 49  fucili, n. 1272 cartucce, n. 35 furetti, oltre a richiami acustici, batterie, altoparlanti, reti, trappole ed altro materiale utilizzato illecitamente (vedasi scheda 1). Tre  notizie di reato sono state svolte a carico di soggetti rimasti ignoti. E’ stata inoltre sequestrata la seguente Fauna selvatica illegalmente abbattuta: 3 colombacci, 3 tortore, 1 istrice, 1 merlo, 112 storni, 1 rigogolo 57 conigli selvatici, 28 allodole, 32 tordi e 1 beccaccia. E’ stata invece liberata nell’ambiente idoneo la seguente fauna ancora in vita: 16 storni, 7 testuggini, 7 cardellini, 3 cinghiali e 1 falco. 

 A n. 34 persone sono state contestate le violazioni di carattere amministrativo di cui all’allegata scheda 2  (addestramento cani in periodo non consentito, ambito di caccia non autorizzato, violazioni del calendario venatorio, ecc).     

 

In evidenza

L’attività di indagine che ha  portato alla denuncia per attività di bracconaggio e maltrattamento di animali  del titolare di un’azienda agricola in C.da Palamentana, territorio del Comune di Ragusa, all’interno della quale sono state  rinvenute numerose trappole e gabbie per animali di qualsiasi specie: dall’avifauna, ai conigli,  ai cinghiali. Nell’area in questione venivano ritrovati chiusi in gabbia numerosi animali (tra cui 3 cinghiali, 25 testuggini, 1 Poiana di Harris, etc.) in pessime condizioni igienico-sanitarie. In quell’occasione si è inoltre proceduto al sequestro di: 

14 storni neri vivi liberati in loco;

1 rigogolo vivo liberato in loco;

109 storni neri morti;

1 rigogolo morto;

1 tartaruga marina morta;

2 stacchi di rete da pesca di ml 30 x7 ciascuna;

1 guadino in legno e rete;

1 gabbia in metallo atta alla cattura di cinghiali;

3 trappole in ferro atte alla cattura di conigli selvatici;

 

Il recupero presso l’invaso della Diga S. Rosalia in territorio di Ragusa, di un daino ferito. La polizia provinciale  ha individuato l’animale che stazionava lungo l’argine della diga predetta.   Il daino, visibilmente ferito alla zampa anteriore sinistra zoppicava vistosamente.    

L’animale, dopo non poche difficoltà, è stato preso e immobilizzato. Il giovane daino, visitato da un veterinario  Dipartimento di Prevenzione Veterinario Asp Ragusa, oltre la vasta e profonda ferita, aveva una sospetta frattura all’arto anteriore sinistro e altre ferite sparse sul corpo.    Contattato il Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Belpasso (Catania), il daino   è stato trasportato subito dalla polizia provinciale presso la struttura anzidetta.

 

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