Scicli
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Scicli, 8 aprile 2016 – Contro la mega discarica regionale dei rifiuti pericolosi in Contrada Cuturi, nel territorio di Scicli, si terrà il 9 aprile 2016 alle ore 17 un'assemblea dei cittadini, presso la Casa delle Associazioni di Via Musso (Palazzo Monisteri, difronte Cinema Italia).

I cittadini protestano contro questa decisione che tra l'altro non era stata neppure adeguatamente resa nota da parte degli organi amministrativi.

 

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Intanto riceviamo e pubblichiamo un comunicato in cui ACIF Servizi precisa

«A.CI.F. – Servizi S.r.l., in riferimento alle note di stampa che negli ultimi giorni hanno erroneamente diffuso notizie non veritiere circa l’attività che svolge, precisa quanto segue.

La società A.Ci.F. s.r.l. con sede a Scicli (RG) conduce un impianto di gestione di rifiuti sia liquidi che solidi sito in contrada Cuturi, nel Comune di Scicli (RG). Tale impianto esiste da circa dieci anni. Il decreto autorizzativo, di pubblica utilità, emanato dalla Regione siciliana riguarda l’ampliamento dello stesso impianto, secondo i dettami di legge e le prescrizioni di tutti gli enti preposti al rilascio dell’AIA. L’iter amministrativo ha avuto una durata di quasi tre anni.

La società svolge prioritariamente tutte le operazioni di recupero necessarie al fine di valorizzare i materiali recuperabili e minimizzando i materiali destinati allo smaltimento finale, con beneficio ambientale derivante dal minore sfruttamento delle risorse naturali e con minor consumo di territorio. Si svolgono in seguito appropriate operazioni residuali al fine di garantire un corretto ed idoneo smaltimento dei materiali non più recuperabili nelle discariche appositamente autorizzate. A.CI.F. s.r.l. ha sempre operato sul mercato nell'ottica di un continuo miglioramento tecnico e professionale per fornire maggiori garanzie in termini di sicurezza per gli ambienti di lavoro e per l’ambiente circostante.

La società di che trattasi non ha mai ottenuto, né tantomeno richiesto, ai competenti Uffici regionali, autorizzazione alcuna ad aprire una discarica presso il suo stabilimento sito in C.da Cuturi di Scicli. I procedimenti amministrativi si sono svolti nella massima trasparenza di concerto con tutti gli enti preposti al controllo ambientale e gestionale».

A.CI.F. – Servizi S.r.l.

 

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La Senatrice Venera Padua (PD) comunica:

“In relazione ad alcune notizie stampa, contraddittorie nei loro contenuti, riguardanti un’autorizzazione concessa dalla Regione circa l’ampliamento di una discarica di rifiuti pericolosi e non in contrada Cuturi a Scicli, nella mia qualità istituzionale ho chiesto una serie di chiarimenti alle autorità competenti, e tra queste l’assessorato regionale all’Ambiente e la commissione straordinaria che amministra il Comune, per avere piena contezza su quali siano gli adempimenti in fase di espletamento e quali i concreti rischi che corre il territorio”. E’ quanto afferma la senatrice del Pd Venera Padua la quale precisa che, dalle dichiarazioni giornalistiche, “emergerebbe che l’ultima Giunta comunale si sia espressa in maniera parzialmente negativa rispetto all’ampliamento del sito così come riferito dalla commissione straordinaria. Ho dunque chiesto – aggiunge la senatrice – di essere portata a piena conoscenza degli atti e dei fatti riguardanti la vicenda in questione così da fornire eventualmente le opportune informazioni alla popolazione locale giustamente preoccupata dalla vicenda”.

 

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Alla senatrice risponde l'ex assessore Schillaci:

«Nella qualità di Assessore all’Ecologia e Rifiuti Zero della Giunta Susino sono stato sia pure indirettamente chiamato in causa dalla senatrice Padua sulla vicenda connessa all’ampliamento di un impianto di trattamento di rifiuti da installare nella campagna sciclitana in una contrada non distante dal centro abitato.
Per informazione alla cittadinanza, tale impianto con nota favorevole dell’Amministrazione Straordinaria del Comune di Scicli n. 18877 del 24 luglio 2015, è ora abilitato al trattamento di 200.000 tonnellate annue di rifiuti non pericolosi e pericolosi di ogni tipo, pari a 800 tonnellate giornaliere e pertanto equivalenti a non meno di 100 autocarri giornalieri.
Vogliamo subito chiarire che la posizione assunta sulla questione dalla Giunta Susino alla Senatrice non verrà difficile convenire sulla necessità di fare riferimento agli atti anziché a non meglio precisate “dichiarazioni giornalistiche”. Gli atti da consultare sono rappresentati dalla delibera negativa assunta dalla Giunta con il n.125 del 15 luglio 2015.
Sempre ricordando il vecchio detto “carta scritta leggere si può”, che tale la delibera fu negativa lo si ricava persino dalla lettura della pagina 5 dal decreto n. 218 del 3 marzo 2016 rilasciato dal Dipartimento Regionale delle Acque e dei Rifiuti.
Nello stesso comunicato la Senatrice rileva che “alcune” notizie di stampa sono “contraddittorie nei contenuti”. Ci permettiamo di osservare che il citato decreto 218 – ora improvviso oggetto di tante richieste di chiarimenti – è stato ricevuto dalla Cittadinanza in circostanze fortuite, soltanto da poche ore e a pochi giorni dalla scadenza dei termini per il ricorso al Tribunale Amministrativo.
Altra chiave di lettura, secondo i Cittadini riunitisi ieri sabato 9 aprile, è possibile che le vere contraddizioni risiedano in una azione Commissariale che va in direzione totalmente contraria con quanto espresso in termini di tutela del territorio su cui ricade la contrada Cuturi da parte non solo dell’Amministrazione Susino, ma già al tempo dell’amministrazione Venticinque. In base a tali pregressi si può affermare senza tema di smentita che ove vi fosse stata insediata una Amministrazione Ordinaria, la reitera della domanda presentata dall’azienda ACIF sarebbe stata nuovamente respinta o, meglio, è lecito affermare che tale reitera non sarebbe avvenuta.
Chiediamo alla Senatrice di volersi concretamente attivare su una vicenda che allarma i Cittadini di un territorio che si era già espresso e da gran tempo si esprime con azioni e atti documentali a difesa dei valori intrinseci di un sito UNESCO ed in particolare del sito Città Tardo Barocche del Val di Noto del quale Scicli fa parte. Un Sito che di cultura, di turismo, di agricoltura di eccellenza deve e vuole vivere e non già divenire conosciuto come luogo esposto a inquinamenti potenzialmente gravissimi in aree di pregio e vicine alla Città.»

 

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Paul Valéry