Progetto “Icaro Junior”. Al teatro greco di Siracusa un’esplosione di entusiasmo. Fanciulli e fanciulle per un corretto comportamento in strada.
Siracusa, 23 maggio 2022 — Stamattina, 23 maggio alle ore 9.00 il teatro greco di Siracusa è stato inondato dai sorrisi argentini di oltre 2500 bambini, alunne e alunni degli istituti comprensivi di Siracusa e provincia che hanno assistito alla manifestazione conclusiva del progetto “Icaro Junior”, arrivato alla sua 22esima edizione.
Una campagna di prevenzione sui pericoli, sempre in agguato, che si possono incontrare quando si è in strada. Un progetto che parla di educazione stradale organizzato dal Miur, dalla Polstrada, dal Ministero dell’Interno, dall’Ufficio Scolastico provinciale nella figura della Dirigente Angela Fontana, la Fondazione Ania, l’università “La Sapienza” e il ministero delle Infrastrutture.
E così, le pietre più antiche del mondo e il teatro più suggestivo che la classicità ci ha potuto regalare, hanno ospitato bambine e bambini delle classi terze, quarte e quinte della scuola Primaria assistendo con interesse alla performance teatrale animata dalla superba compagnia “Il sipario”, che con la loro esibizione hanno intrattenuto e coinvolto grandi e piccini.
Ad aprire questo importante evento, il comandante della Polizia Stradale Antonio Capodicasa che ha ribadito che la sicurezza non va mai in soffitta. La strada può nascondere tanti rischi e insidie e solo con una sensibilizzazione mirata si possono evitare.
A seguire, il sindaco di Siracusa Francesco Italia che ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole, ma soprattutto il momento più commovente è stato quando, nel giorno della strage di Capaci, sono stati ricordati, con un minuto di silenzio, il barbaro assassinio del giudice Falcone e della moglie Francesca Morvillo con gli uomini della scorta, uccisi barbaramente dalla mafia. Grazie al loro sacrificio, veri servitori dello stato, l’Italia sicuramente risulta essere un paese migliore e in loro onore si è intonato l’inno di Mameli “Fratelli d’Italia”.
Una manifestazione allegra e gioiosa a dimostrazione dell’impegno elargito dalla Polstrada affinché si possano prevenire quegli incidenti dovuti al cattivo comportamento e alla cattiva condotta di molte persone che vanno dal guidare in stato di ebrezza, al non rispettare i segnali stradali, a non indossare la cintura di sicurezza o il casco o parlare al cellulare mentre si guida.
Si deve fin da piccoli, promuovere una cultura sulla sicurezza, affinché si possa prevenire e intervenire in tempo sulle buone abitudini da tenere quando si guida. Il binomio polizia/scuola risulta essere vincente. I ragazzini, diventati formatori, possono fare da deterrente nei confronti dei loro genitori, quindi un progetto rivolto ai piccoli, ma indirizzato agli adulti. Un itinerario decisamente paideutico che avvicina i giovani ad acquisire sempre più consapevolezza, nel ginepraio del traffico stradale.
Gabriella Fortuna