Siracusa e dintorni
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Dopo anni di silenzio, finalmente meritato valore e riconoscimento per Salvatore Bologna, il carabiniere assassinato in un agguato mafioso. Anche a Palazzolo Acreide

 

Siracusa, 14 aprile 2023 —  Aveva 41 anni quando l’appuntato dei carabinieri Salvatore Bologna fu assassinato da una P38.

Il 13 Aprile 2023 a Palazzolo Acreide, nel borgo più pittoresco e suggestivo d’Italia, in occasione della nascita di Salvatore Bologna si è celebrata, in sua memoria,  la giornata della legalità.

Una giornata voluta fortemente da Agostina Caccamo, insegnante di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “V. Messina” e consigliera comunale di Palazzolo Acreide, che ha curato l’iniziativa con la collaborazione del luogotenente Corrado Marcí della stazione dei Carabinieri di Palazzolo, in presenza del sindaco Salvatore Gallo e di Rosetta Bologna, sorella della vittima.

Un omaggio a Salvatore Bologna, appuntato dei Carabinieri, un’altra vittima innocente di mafia, assassinato aspramente durante un agguato di stampo mafioso il 10 novembre 1979 a soli 41 anni, al casello autostradale di San Gregorio di Catania, insieme ad altri due militari, Giovanni Bellissima di 24 anni e Domenico Marrara di 50 anni, mentre scortavano un boss in attesa di  essere trasferito in un carcere emiliano. I tre carabinieri, senza avere il tempo di reagire, muoiono sotto i colpi di pistola calibro 38 e così la vita di tre uomini si spezza nell’esercizio delle loro funzioni, lasciando in un dolore incolmabile e sordo madri, figli e mogli.

Ma la comunità di Palazzolo non dimentica e ricordare Salvatore Bologna significa dare onore a tutti i militari che hanno sacrificato la loro vita per servire il proprio Paese e lo dice a chiare lettere la Caccamo: perseguire sempre e comunque la verità è un modo per costruire un mondo più giusto. Il Bologna aveva un sogno, quello di diventare carabiniere. C’è riuscito grazie al suo impegno e al senso del dovere che sempre l’ha contraddistinto e noi siamo ereditari di quell’impegno che non deve mai affievolirsi, anzi deve essere la forza motrice per andare avanti con orgoglio e caparbietà.

Una giornata dove si è voluto, oltre che commemorare la memoria, dare risalto al pensiero del Bologna, quello di  perseguire sempre le proprie ambizioni e i propri sogni, grazie alla dedizione e allo studio che sono gli unici componenti che ci possono liberare da ogni forma di schiavitù e dipendenza. Entusiasti i discenti delle classi quarte e quinte, circa 120 alunni che hanno aderito e che hanno posto tantissime domande grazie alla loro naturale curiosità e che saranno i custodi di una memoria che deve rimanere viva, affinché il ricordo di una persona perbene, di un Carabiniere al servizio di tutti, non muoia mai.

Grande soddisfazione della Dirigente Scolastica, Dott.ssa Giovanna Strano che si è complimentata per l’importante e proficua iniziativa, che apre la strada verso il cammino della rettitudine, perché gli uomini passano, ma le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini.

Gabriella Fortuna

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry