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Consiglio comunale, giurano i tre “nuovi” Armaro, Spuria e Trimarchi Seduta aggiornata a stasera per mancanza del numero legale

 

Siracusa, 6 febbraio ‘15 – Torna a riunirsi stasera alle 7, in seconda convocazione, il consiglio comunale. La seduta di ieri è stata sciolta per mancanza di numero legale dopo un lungo confronto di carattere politico e senza che fossero state affrontate le questioni all'ordine del giorno. Stasera si riprenderà dalla proposta di regolamento sul marchio Denominazione comunale (Deco) per i prodotti locali.

La seduta si è svolta alla presenza di un nutrito gruppo di lavoratori dell'Igm, l'azienda che gestisce il servizio di igiene urbana, interessati ad un ordine del giorno dell'opposizione sulla nuova gara d'appalto e preoccupati per il loro futuro occupazionale.

Oltre all'approvazione dei verbali delle sedute precedenti, l'unico passaggio consumato nella riunione di ieri è stato il giuramento dei tre nuovi consiglieri entrati nell'assise per effetto di una sentenza del Tar. Si tratta di Santino Armaro, Loredana Spuria e Tonino Trimarchi, che hanno dichiarato l'adesione al gruppo del Pd nonostante si fossero candidati con la lista “Rinnoviamo Siracusa adesso” con il simbolo della fondazione “Big Bang” che fa capo a Matteo Renzi. Hanno lasciato il consiglio comunale Gaetano Favara, Cristina Merlino e Marina Zappulla. Dopo il giuramento, il vice presidente Giuseppe Impallomenti, che ieri ha condotto i lavori in assenza del presidente Leone Sullo, ha formulato gli auguri ai nuovi consiglieri e ha ringraziato gli uscenti per il lavoro svolto.

Prima di toccare gli argomenti all'ordine del giorno, sono intervenuti Gaetano Firenze e Salvo Sorbello per presentare due interpellanze. Il primo ha sollevato il problema dei criteri che stanno alla base della concessione di contributi e patrocini onerosi, che per legge – ha sostenuto – devono essere resi noti; il secondo ha prima lamentato la mancata risposta, da parte dell'Amministrazione, alle interrogazioni presentate dai consiglieri, poi ha invitato la presidenza a riconsiderare la composizione delle commissioni permanenti alla luce del nuovo assetto dell'assise e del voto espresso dai cittadini.

Poi ha preso la parola Giuseppe Casella per chiedere di dare precedenza nella discussione, chiedendone il prelievo, ai 3 regolamenti all'ordine del giorno relativi: al marchio Deco, ai murales e agli artisti di strada. Decisamente contrari si sono detti Sorbello, Simona Princiotta, Firenze, Cetty Vinci, Giuseppe Rabbito e Gaetano Malignaggi, secondo i quali bisognava dare la precedenza alla questione del nuovo appalto sull'igiene urbana, perché considerata più urgente per la città e perché interessa il futuro di oltre 250 lavoratori Igm.

Favorevoli al prelievo si sono detti, invece, Salvo Cavarra, Alberto Palestro, Roberto Di Mauro, Francesco Pappalardo e Alessandro Acquaviva. È stato un confronto a tratti molto teso, durato oltre un'ora, al termine del quale è intervenuto il sindaco, Giancarlo Garozzo, per ribadire che il posto di lavoro dei dipendenti Igm non è in discussione. “Tutt'al più – ha aggiunto il sindaco – per qualcuno potranno cambiare le mansioni visto che col nuovo appalto sarà introdotto un sistema basato sulla raccolta porta a porta e si tenterà di raggiungere i livelli di differenziata previsti dalle nuove norme”.

Alla prova del voto, la proposta di Casella è stata accolta con 19 sì e 2 no e il presidente Impallomeni ha messo in discussione il regolamento sulla Deco.

La proposta è stata illustrata da Cosimo Burti, promotore dell'iniziativa, che ha parlato di occasione per la città e per l'economia locale anche in vista dell'Expo di Milano. “Il marchio Deco – ha spiegato – darà un valore aggiunto a tutti i nostri prodotti tipici, enogastronomici e artigianali, e una loro migliore collocazione nei mercati”.

Prima di passare alla discussione sul merito e sugli emendamenti, il vice presidente Impallomeni ha dovuto sostituire uno degli scrutatori, passaggio che, su richiesta di Sorbello, è avvenuto con voto per appello nominale. Al termine della votazione la presidenza ha preso atto della mancanza di numero legale e ha aggiornato i lavori alle 19 di oggi. 

 

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