Siracusa e dintorni
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opera di Domenico Giansiracusa, adattamento teatrale di Giovanni Catalano - MARTEDI 19 AGOSTO ORE 21,00 PIAZZA XX SETTEMBRE

 

Canicattini Bagni, 18 agosto 2014 – Si arricchisce ancora di più il già ricco cartellone dell’XI FESTIVAL DEL MEDITERRANEO di Canicattini Bagni, il grande contenitore delle manifestazioni musicali, culturali, artistiche, gastronomiche e dell’artigianato, che da luglio sino alla fine di settembre vivacizzano l’estate canicattinese, accompagnando la città e i visitatori alle celebrazioni del Santo Patrono, S. Michele Arcangelo.

Un ricco cartellone, anche in questa edizione, frutto di una sinergia ormai consolidata tra il Comune e le forze sane della città, le Associazioni, i Commercianti e gli Artigiani del Centro Commerciale “La Chiave”, il Museo Civico Tempo, il Corpo Bandistico “Città di Canicattini Bagni”, e i Quartieri.

 

Domani, martedì 19 Agosto 2014, alle ore 21,00 sul palco di Piazza XX settembre, sarà la volta del Teatro della Compagnia “AspirArte” di Avola con un’opera inedita “MARUZZA”, scritta da Domenico Giansiracusa, musicata da Corrado Neri con la collaborazione di Liliana Calabrese, adattata e messa in scena dal regista Giovanni Catalano, che nel riprendere un fatto accaduto nel ‘700 nelle terre avolesi, contribuisce a riflettere sul drammatico fenomeno del “femminicidio”. 

 

Un appuntamento non previsto inizialmente nel programma del Festival del Mediterraneo, approntato dall’Assessorato allo Spettacolo e dall’Ufficio Cultura del Comune, ma che si è arricchito lungo il percorso con nuove iniziative patrocinate dal Comune di Canicattini bagni, e nuovi compagni di viaggio, come appunta la Compagnia “AprirArte” di Avola, in scena domani, o come l’Associazione LIBERA, associazioni nomi e numeri contro le mafie, con l’incontro, lunedì 25  Agosto alle ore 18,30 nell’Aula consiliare di via P. Jolanda, con la sociologa e scrittrice Giovanna Montanaro, autrice del libro inchiesta “La verità del pentito”, con un’intervista in esclusiva al pentito Gaspare Spatuzza che  ha aperto nuovi scenari nella conoscenza delle stagioni delle stragi mafiose, con lei presenti anche l’ex dirigente della Squadra Mobile di Siracusa, Angelo Migliore, e il giornalista Francesco Nania che da anni si occupa di giudiziaria ed è fiduciario provinciale dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani.

 

 

***

 

MARUZZA

di Domenico Giansiracusa

adattamento teatrale di Giovanni Catalano

 

PERSONAGGI                                 INTERPRETI

 

Narratore    Liliana Calabrese

Maruzza    Giulia Santostefano

Peppi    innamorato di Maruzza                Corrado Neri

Currao  padre di Maruzza               Salvatore Giansiracusa

Lucia                madre di Maruzza Teresa Bono

Giovanni  marito di Maruzza               Luigi Nigro

Turi  popolano Salvatore Lazzaro

Filippo  popolano Vincenzo Puglisi

Vastiano popolano Claudio Neri

Sara popolana Paola Neri

Cettina             popolana Graziella Fichera

Trisina             popolana Margherita Puglisi

 

con la partecipazione straordinaria del Gruppo Folk Val di Noto città di Avola

(Enzo Arizza, Salvatore Cancemi, Corrado Argentino, Salvatore Monello, Giuseppe Caruso, Rosanna Sirugo, Stefania Lazzaro, Carmela Lazzaro, Nella Monello, Jessica Esposito, Maria Luisa Assenza)

Direzione artistica        Corrado Neri

Musiche originali di Corrado Neri

eseguite al pianoforte dal maestro Salvatore Ferlito

al violino dal maestro Massimiliano Di Stefano

alla fisarmonica dal maestro Corrado Confalonieri

tecnico suono e luci Salvo Tex

trucco   Ada Nanè

 

La messa in scena di Maruzza, opera poetica di Domenico Giansiracusa, con la regia di Giovanni Catalano (abile regista che vanta di numerose esperienze in tutt’Italia e lodevoli collaborazioni con i più grandi della tradizione umanistica italiana, fra cui il Maestro Andrea Camilleri), porta alla conoscenza del grande pubblico il fatto, probabilmente accaduto nel ’700, della violenta morte di una giovane sposa e risponde alla necessità di far riflettere sul fenomeno del femminicidio, che la cronaca ci ricorda essere di tragica attualità. 

L’episodio si colloca tra leggenda e realtà: in tale ambito, infatti, si inseriscono sia gli scritti di Gaetano Apollo Gubernale in La Siciliana n. 5 del 1913, ripresi da Sebastiano Burgaretta in L’opera dell’uomo a Cava Grande del Cassibile, appendice n. 4, (Libreria Editrice Urso, Avola, 1992), sia la tradizione orale nell’area iblea e in particolare di Avola, dove molti sanno del sito denominato ’U sautu ri Maruzza” in località Cava Grande. 

Nella messa in scena di Maruzza a creare più forte suggestione emotiva contribuiscono in maniera determinante le musiche originali di Corrado Neri, composte appositamente per questa rappresentazione ed eseguite dal vivo. 

 

Maruzza è una giovane ragazza di 20 anni follemente innamorata di un ragazzo della sua stessa età,  Peppi. Ma Peppi è estremamente povero e il papà di MaruzzaCurrau, deciderà altro per la figlia. Così Peppi spinto dalla voglia di riscattarsi lascia l'amata Maruzza ad Avola e va a Roccalumera a cercare fortuna. Riesce a seguito di enormi sacrifici a tirare su un capitale e pronto e ricco, non solo fisicamente ma anche spiritualmente, ritorna ad Avola per sposare la dolce fanciulla per la quale ha faticato così tanto. Ma il destino vuole altro per Maruzza. Currau la promette in sposa al mugnaio e da lì una serie di accadimenti che portano il marito, Giuvanni, a sospettare un mai accaduto atto adulterino e ad agire nel peggiore dei modi: uccidere Maruzza.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry