Spettacolo
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La sciclitana Luisa Ragusa va a Cannes con il film “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone

 

Un pomeriggio come tanti, un provino per un film in Via F. M. Penna, a Scicli, e due amiche che, forse, come tanti altri quel giorno avevano più la voglia di fare qualcosa di diverso, per “spezzare la monotonia”, che la pretesa di cambiar vita e diventare “famose” – così ci racconta la sua esperienza sul set Luisa Ragusa, la giovane 33enne sciclitana che presentatasi timidamente al provino “per far compagnia alla sua amica” invece è stata da subito scelta per interpretare il ruolo di minuta dama di corte della regina nel film “Il racconto dei racconti – Tale of Tales” di Matteo Garrone, ispirato a “Lo cunto dei cunti” dello scrittore napoletano del XVII secolo, Giambattista Basile.

«Ti abbiamo cercato per tutta l’Italia, Luisa! …e ti troviamo a Scicli, in un incantevole paesino del sud - Italia, in Sicilia», così le hanno detto alle selezioni, poco prima di farle un provino con tanto di domande e riprese da sottoporre, a Roma, all’attenzione del regista Matteo Garrone (il regista di “Gomorra” e “Reality”). 

Da lì a poco la sorpresa, l’entusiasmo, l’orgoglio (e si: l’orgoglio! Perché proprio lei era stata scelta! Cercavano proprio lei: piccolina, dolce, “un peperino” per interpretare la nobildonna della regina Salma Hayek) e il via per le prime riprese al Castello di Donnafugata, alle Gole di Alcantara fino al Castello di Sammezzano in Toscana, insieme con altri grandi attori del cinema internazionale come Toby Jones, John C. Reilly, Christian e Johan Less, Alba Rohrwacger, Vincent Cassel, Massimo Ceccherini e numerosi altri…e, sorpresa delle sorprese, la bella esperienza continuerà ancora sul Red carpet di Cannes per la Palma d’Oro, il 14 Maggio, dove la giovane sciclitana è stata invitata a partecipare dallo stesso “Matteo” – come in confidenza da tempo lo chiama Luisa.

 

«È stata un’esperienza fantastica – confessa entusiasta Luisa – mi sono sentita a mio agio perché ho avuto anche modo di conoscere delle belle persone che, nonostante la loro popolarità, sono state con me gentili e con le quali ho instaurato un bel rapporto! Lo stesso Matteo Garrone e la moglie sono stati molto amichevoli con me, ma del resto tutti…i truccatori, le sarte…tutte persone speciali abituate a condividere momenti con “estranei” che per qualche mese diventano la loro “famiglia” e, per questo stimolati genuinamente a trarne il meglio».

E con queste parole termina Luisa: «Sono una ragazza molto positiva, in generale, nella vita, mi piace offrire la mia spontaneità a tutti quelli che ne hanno piacere o bisogno e l’esperienza del film non mi ha certo fatto “montare” la testa; l’ho vissuta come un’occasione che si è presentata inaspettatamente e che io ho colto!Un’esperienza nuova, divertente e formativa! Di certo non aspiro a raggiungere chissà quale ambito traguardo personale ma confesso che, a Cannes, tiferò – come del resto avrei fatto anche da Scicli – per il film di Matteo Garrone e per tutta la squadra de “Il racconto dei racconti”».

 

Alessia Minauda

 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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