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Ragusa, 19 settembre 2015 – Da 17 anni si svolge a Ragusa Ibla la gara podistica Vivi Ibla, la più longeva del territorio ibleo,; una corsa che si svolge tra le viuzze dell’antico quartiere ebraico di Ibla, e cioè tra la Chiesa delle Anime del Purgatorio e il quartiere S. Paolo. 

Ha ospitato gli atleti il Parroco della Chiesa Anime Sante del Purgatorio, Don Gino Scrofani che «crede tanto in questa manifestazione come momento di aggregazione e divertimento».

Per primo  ha tagliato il traguardo  l’atleta della società Corso Italia Pisa, Vincenzo Lorefice che ha impiegato 17 minuti e 1 secondo per coprire la distanza di quasi 5 km. 

Seguito di appena 7” Russo Giuseppe  società Atletica Palazzolo, chiude il podio un inossidabile Maurizio La Carrubba in forza alla Sociatà locale Barocco Running  con tempo di tutto rispetto 17’ e 52”  che lo colloca come primo atleta locale in una competizione storica .

Nella batteria  Over 50 e oltre si piazza primo su tutti si piazza primo Filippo Bertone della società organizzatrice dell’evento Asd No al Doping  impiegando 18’ e 50”, lo segue Francesco Distefano proveniente da Giarratana, terzo uno strepitoso Vizzini Bisaccia Gaetano anche lui ASd No al Doping. 

Il podio  in rosa  vede vincitrice Delia Ruta con il tempo  23’ 49” seconda giunge una ragazza della Asd No al Doping Roberta Cutello ,terza  a tagliare il traguardo arrvica  Miriam Occhipinti anch’ essa  Asd No al Doping.

La gara è stata preceduta dalla batteria dei più piccoli che anche loro hanno effettuato una mini competizione effettuando un giro del tracciato.

«Un  ringraziamento alle forze di Polizia  Locale che hanno assicurato la viabilità per la durata della gara ai volontari  che si sono prestati con la loro opera, al Comitato Organizzatore della festività, appuntamento per gli amici podisti il 1° ottobre sempre per una gara notturna presso piazza Cappuccini  per i festeggiamenti in onore a San Francesco», dicono gli organizzatori.

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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