Economia e Lavoro
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Ragusa, 29 aprile 2015 – Inizierà il primo Maggio e terminerà il 30 Giugno il periodo di divieto di raccolta del riccio di mare, così come previsto dalla vigente legislazione nazionale, imposto al fine di garantire il ripopolamento della specie. 

Sono facilmente comprensibili le gravi conseguenze che possono derivare da un massiccio prelievo di tale specie nel suo periodo riproduttivo che, al pari di molte altre, rischia la drastica diminuzione nei nostri mari. 

La Guardia Costiera ricorda, pertanto, che non sarà consentito per l'intero periodo di fermo biologico alcun tipo di pesca avente ad oggetto il riccio di mare, sia essa effettuata da pescatori professionali che sportivi, né tantomeno la detenzione e la vendita. 

L'inosservanza di tale divieto sarà severamente punita, infatti, ai sensi della vigente normativa con: la confisca del pescato, degli attrezzi utilizzati, nonché con sanzioni amministrative che vanno da 1000 a 6000 euro. 

La Capitaneria di Porto Siracusa ritiene infine doveroso sensibilizzare i ristoratori e soprattutto i consumatori, affinché, responsabilmente, evitino di richiedere a rivenditori polpa di riccio per non incentivarne la cattura. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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