Economia e Lavoro
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Ragusa, 6 aprile 2016 – Richiamando che in data 24 marzo scorso, l’On.le Assessore Cracolici ha ricevuto le delegazioni sindacali scriventi allo scopo di risolvere la vertenza in oggetto e di affrontare i contingenti problemi di cassa dell’ARAS e che purtroppo nonostante gli impegni presi durante gli accordi firmati dalle parti in causa nei mesi di ottobre 2015 e gennaio 2016 ad oggi continua a persistere lo stato di gravissima difficoltà economica e lavorativa di tutto l’ente, comunichiamo quanto segue.

I dipendenti rappresentati dai coordinatori regionali e provinciali sindacali in data 01.04.2016 hanno convenuto e concordato che la situazione attuale dei lavoratori dipendenti è divenuta insostenibile tale da richiedere immediato intervento, soprattutto se la si coniuga alle risultanze della legge finanziaria 2016 approvata dal Governo Regionale che vede l’ARAS collocata tra gli Enti che dovranno andare a bando per ottenere i contributi dal competente Assessorato regionale dell’agricoltura dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea che comporterà ulteriori gravi ed insanabili ritardi nell’erogazione dei contributi all’ARAS, nonostante l’impegno assunto dall’assessore Cracolici che ha presentato un disegno di legge a sostegno dell’ente in causa, affinché si scorpori, dalle somme messe a bando, la somma istituzionale dovuta all’ARAS per i fini statutari previsti per legge.

Allo scopo, in uno stato di incapacità amministrativa della Governance ARAS che ancora ad oggi non ha o non vuole realizzare la situazione disperata in cui si trova la stessa, le scriventi OO.SS. hanno previsto che dalla data del 4 aprile (secondo legge) p.v. è proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti allo scopo di permettere un congruo preavviso per le numerose e successive azioni che si è stabilito perseguire nei giorni successivi fino alla risoluzione della vertenza, al personale di campagna che non può più anticipare le spese di trasferta lavorativa di rendersi disponibile negli uffici di appartenenza e di consentire agli allevatori, attraverso riunioni 

 

informative che si terranno in ogni capoluogo di provincia di mobilitarsi nelle sedi opportune per ostacolare conseguenze estreme alla zootecnia siciliana.

Da giorno 11 aprile i dipendenti si asterranno anche dallo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa (campagna e amministrativa) precisando che, le sofferenze dagli stessi supportata dalla mancanza della legittima retribuzione già da otto mesi oltre ai rimborsi chilometrici, la totale assenza di prospettiva dei lavoratori siano elementi non più procrastinabili e ci si auspica che si possa svegliare la coscienza sociale e politica siciliana per una definitiva risoluzione alle problematiche ARAS puntando ad un reale rilancio della zootecnia isolana.

In tale contesto non dimentichiamo di tralasciare l’annosa problematica di un commissariamento che si protrae da oltre 6 anni, periodo nel quale oltre al ricorso agli ammortizzatori sociali per il personale dipendente non è stato elaborato alcun piano industriale di rilancio e di prospettiva in vista del nuovo PSR 2014/2020 che vede l’ARAS al centro dell’interesse economico del Sistema Allevatori per le certificazioni che solo questo Ente può rilasciare per certificare il valore aggiunto fin qui svolto e dare risposte esaustive in termini di contributi agli allevatori Soci. 

 

  ***  

Volantino al governo: «Basta con il Commissariamento dell’ARAS che si protrae da oltre 6 anni che, senza un piano industriale di rilancio, ha collassato il settore zootecnico siciliano; 

Basta con i giochi di potere che hanno determinato una serie di contenziosi nei confronti dell’ARAS provocati dai Commissariamenti susseguiti ma i cui danni sono sempre stati posti in capo ai lavoratori;

Basta con l’idea assistenzialistica del settore;

Sblocco delle somme dovute ai lavoratori che non percepiscono lo stipendio (già ridotto poiché in contratto di solidarietà) da ben 8 mesi;

Per una politica che punti realmente alla zootecnia come risorsa primaria per la Sicilia e non come lobby di parte;

Il rispetto delle leggi, dei contratti e degli accordi sottoscritti;

Per la stabilità, per i diritti e la dignità di tutti i lavoratori

 

In attesa che il Governo regionale possa dare segni tangibili di riscontro, i LAVORATORI stremati comunicano che ogni tipo di attività sarà sospesa a far data dal giorno 11 aprile p.v.

Scusandoci con l’utenza per il disagio arrecato, invitiamo la  stessa a condividere un percorso comune per risvegliare la Politica Siciliana ed imprimere una reattività ad un settore che sta morendo pur rappresentando le grandi eccellenze fin qui conseguite grazie all’attività di Selezione e di Assistenza Tecnica operata negli anni dall’ARAS». 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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