Ragusa, 25 settembre 2015 – A seguito delle numerose segnalazioni di veterinari liberi professionisti che lamentano la esecuzione presso gli ambulatori comunali di interventi di sterilizzazione su cani e gatti che non appartengo, rispettivamente, alla fattispecie di cane randagio e di gatto di colonia, l’Azienda Sanitaria di Ragusa e l’Ordine dei Medici Veterinari di Ragusa sono intervenuti, inviando una lettera ai Sindaci dell’ex provincia di Ragusa richiamando lo spirito di collaborazione e sinergia che caratterizza i diversi Enti.
Scopo della nota è quello di chiarire e precisare quanto contenuto nella legge regionale n. 15/2000 e nei successivi Decreti attuativi che prevedono le procedure da adottare per la cattura, la identificazione e la sterilizzazione dei cani randagi e dei gatti di colonia. Si tratta di azioni di un’importanza strategica fondamentale nella lotta al randagismo.
Gli interventi di sterilizzazione effettuati negli ambulatori comunali, quando non sono rivolti a randagi, arrecano un danno per i Veterinari liberi professionisti, titolari di ambulatori, e un utilizzo improprio di risorse pubbliche.
La lotta al randagismo, disciplinata dalla legge regionale 15/2000 e dai relativi Decreti di attuazione, prevede l’azione sinergica di Enti, Istituzioni e Associazioni, individuati dal Decreto dell’Assessorato Reg.le della Salute n. 2825 del 13/12/2007.
Ove tale sinergia viene meno gli sforzi compiuti da un solo Ente, istituzione o Associazione sono resi vani e le risorse impiegate non sortiscono gli effetti desiderati.
Ragusa. Accesso sterilizzazione animali garantito, dice ASP
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