Scicli, 14 aprile 2016 – L’area di Costa di Carro è uno dei patrimoni di maggiore interesse ambientale della Sicilia Sud orientale, rappresenta un lembo di territorio, superstite alla cementificazione operata su gran parte della costa tra gli anni ’70 e ’80, che mantiene ancora al suo interno delle peculiarità naturalistiche e paesaggistiche e di equilibrio ecologico che possono definirsi prossimi alle condizioni naturali.
Oggi, l’area compresa tra il Torrente Corvo e il perimetro urbano di Sampieri, si presenta come una grande scogliera a strapiombo sul mare che si prolunga per oltre quattro chilometri e mezzo ricoperta da una rigogliosa macchia mediterranea, rappresentando un ambiente vegetazionale di grande valenza naturalistica.
Nell’ambito del territorio esaminato sono state riscontrate varie tipologie geomorfologiche e precisamente microforme e macroforme carsiche (tra le prime vaschette di corrosione e fori di dissoluzione, tra le seconde gli impluvi più o meno profondi quali il Vallone di Costa di Carro, il Torrente Corvo e la Cava Trippatore). Dal punto di vista geologico diversi sono i terreni riscontrati (rocce calcaree, brecce, ciottoli e sabbie).
Tra gli elementi artificiali spiccano piccoli fabbricati quali la casetta utilizzata come museo, costruita dai militari durante la seconda guerra mondiale; un pozzo a largo diametro, denominato Polizzi profondo 7/8 metri, costruito nel dopoguerra per poter irrigare colture a pieno campo; un rudere denominato Semaforo, costruito dalla Marina Militare come punto nave di riferimento, utilizzato poi dalla Guardia di Finanza per il controllo del contrabbando.
Il borgo di Sampieri e il Parco extraurbano Costa di Carro, dal 1999 sono set di numerose scene che compaiono all’interno della fiction Il Commissario Montalbano.
Molte sono le specie vegetali presenti ma a predominare sono la palma nana, l’agave, il timo, lo statice bicolore, l’efedra fragile e la canna.
Per la fauna si segnalano, cormorani, gabbiani, corvi, conigli, lucertole, lumache.
In tutto il tratto costiero dell’area protetta è possibile osservare i resti scheletrici e le tracce fossili di antichi organismi dove i più rappresentati sono degli echinoidi (ricci di mare).
Il programma della manifestazione prevede per venerdì 22 aprile lo svolgimento del 5° seminario di studi nei locali di Palazzo Patanè, via F. Mormino Penna dalle ore 18:30 alle ore 20:30, ove interverranno i vari relatori che con l’ausilio d’immagini tratteranno vari argomenti che vanno dalla storia sulla nascita del parco e la sua geologia, agli aspetti antropici del parco e cineturismo, al paesaggio naturale (flora, fauna e fossili), ad una descrizione degli oggetti costruiti con la vegetazione del parco, alla disciplina giuridica delle aree naturali protette ed infine ad un’idea di come valorizzare l’area. Seguiranno le conclusioni ed un dibattito.
Ben articolata sarà una sessione mostra con l’esposizione della carta geologica, della mappa del parco, della carta del parco, di foto e di una mappa satellitare del parco. Durante la manifestazione è già possibile acquistare il Quaderno n. 5 di Esporambiente che verterà proprio su questo argomento.
Sabato 23 aprile visita guidata al parco aperta alle scuole e domenica 24 aprile visita guidata al parco aperta al pubblico, dalle ore 8:30 – 13:00 con appuntamento alle ore 8:30 al parcheggio di c.da Corvo di cui si consiglia la preiscrizione.