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Le strategie terapeutiche e le attività sociali e psicoeducative al centro del convegno sull’autismo tenutosi ieri pomeriggio al Vittorini di Scicli con il sottosegretario Faraone. La senatrice Padua: «puntiamo sempre di più a fare in modo che uomini e donne autistici acquisiscano autonomia»

 

Scicli, 19 aprile 2017 – Autismo, strategie terapeutiche, attività sociali e psicoeducative. 

Questo il tema del convegno tenutosi ieri pomeriggio a Scicli, all’istituto comprensivo Elio Vittorini, fortemente voluto dalla senatrice Venera Padua, alla presenza del sottosegretario alla Salute Davide Faraone. 

Promosso dalla cooperativa sociale Arché e dall’associazione culturale Prospettive Iblee, il convegno ha consentito di fare il punto su una tematica di notevole importanza. 

“L’essere arrivati, dopo un percorso per nulla semplice – ha detto la senatrice Padua – all’aggiornamento di prestazioni e servizi inclusi nei livelli essenziali di assistenza ci deve fare guardare con maggiore fiducia al futuro visto che ci siamo adoperati per raccordare le disposizioni della legge sull’autismo, della quale sono stata relatrice, con l’aggiornamento dei LEA. 

Abbiamo ancora tanta strada da compiere. Ma il percorso sembra essere quello giusto”. 

Il sottosegretario Faraone ha messo in rilievo l’impegno della senatrice Padua rispetto alla predisposizione della legge sull’autismo. “Il diritto delle famiglie – ha detto il rappresentante del Governo nazionale – è quello di essere accompagnati e sostenuti in questo difficile percorso. E, purtroppo, ancora oggi, ciò non accade in maniera omogenea su tutto il territorio italiano. Stiamo facendo sempre di più affinché ciò possa accadere”. 

Il sottosegretario Faraone ha inoltre annunciato che a giorni, al Busacca di Scicli, dovrebbe partire il servizio di riabilitazione, grazie alla convenzione tra l’Irccs Bonino Pulejo e l’Asp di Ragusa, altro traguardo che ha visto in prima linea la senatrice Padua. Il convegno di ieri pomeriggio a Scicli ha fornito numerosi spunti anche per la presenza di relatori molto autorevoli. Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali di Marisa Cannata, dirigente scolastico del Vittorini, del sindaco di Scicli, Vincenzo Giannone, e del dirigente Usr di Ragusa, Giovanna Criscione. 

Il primo intervento è stato quello di Luigi Mazzone, docente NPI dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata, il quale ha illustrato le attività effettuate all’interno del Bambin Gesù, l’ospedale romano in cui opera. Salvatore Cacciola, dirigente sociologo dell’Unità operativa Educazione alla salute aziendale e presidente AIES Sicilia, si è invece soffermato sulle 110 fattore sociali presenti nell’isola che accolgono minori e adulti autistici e che puntano sull’autonomia dei soggetti ospitati. 

Serafino Buono, dirigente psicologo dell’Irccs Oasi di Troina, ha parlato del nuovo protocollo d’intervento cognitivo che sta per essere messo a punto mentre Lorenzo Filippone, psichiatra coordinatore equipes Autismo adulti dell’Asp di Siracusa, ha raccontato l’esperienza di questa struttura unica nel suo genere nel territorio isolano, chiarendo che è attivo uno sportello informativo per genitori, proprio a supporto dei familiari di soggetti autistici. E’ intervenuto anche Giuseppe Morando, direttore neuropsichiatria infantile dell’Asp Ragusa, che si è soffermato sul servizio dedicato all’autismo, con la creazione di uno sportello al centro di Ragusa, in una struttura molto grande in cui sono stati pure attivati servizi per le famiglie. 

Fabiana Lauretta, terapista occupazionale, con specializzazione in Aba, una tecnica cognitivo comportamentale riconosciuta dal mondo scientifico, ha messo in luce i risultati ottenuti attraverso questa metodologia. E, ancora, Flavia Cannella, neuropsicomotricista dell’età evolutiva, ha illustrato l’esperienza presso un’associazione di Roma dove gli autistici sono accompagnati verso l’autonomia personale e sociale. 

Gli interventi sono stati moderati da Daniela Petriglieri, pedagogista clinica e presidente di Archè. “È stato un convegno – sottolinea la senatrice Padua – che ci ha permesso di fare il punto su una questione molto complessa e che, però, negli ultimi tempi ha conosciuto una nuova attenzione. Quella stessa attenzione che speriamo si concretizzi sempre di più in fatti concreti a sostegno dei soggetti autistici. I quali, lo ricordiamo, non possono guarire dal disturbo ma è possibile operare per sviluppare, oltre alla loro autonomia personale, le loro specifiche potenzialità. I bambini autistici, infatti, diventano uomini e donne. Ed ecco perché dobbiamo passare dalla logica del welfare al fatto che comunque possono diventare una risorsa. È quello che abbiamo già fatto con l’agricoltura sociale e quello che stiamo facendo con la normativa del tutor in agricoltura, tuttora in fase di discussione al Senato”.

 

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Paul Valéry

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