Religione
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Ragusa (Ibla), 20 aprile 2015 – La “Scinnuta” è un particolare momento religioso, consistente nella traslazione del simulacro di San Giorgio dalla nicchia in cui viene ospitato tutto l’anno sino all’abside del Duomo, in preparazione della festa, a Ragusa Ibla. 

Dopo la “scinnuta”, i componenti del comitato che cura i festeggiamenti hanno proceduto a sistemare la lancia d’argento che colpisce il drago (quest’ultima fu regalata nel 1896 dai “sangiovannari” al loro celeste patrono, San Giorgio, proprio qualche mese prima che San Giovanni venisse proclamato patrono di Ragusa superiore) e le staffe del santo cavaliere. 

Qualche minuto prima, stessa procedura era stata effettuata per la traslazione dell’Arca santa (contiene 102 reliquie di santi, le ultime delle quali sono state collocate dall’attuale parroco del Duomo, don Pietro Floridia: si tratta delle reliquie della beata Madre Candida dell’Eucaristia e di Santa Teresina di Gesù bambino), anche in questo caso utilizzando un sistema di argani molto ingegnoso ed efficiente, utilizzato da un centinaio d’anni circa a questa parte. La Chiesa madre era gremita di devoti che, dopo la santa messa, si sono stretti attorno al glorioso patrono di Ragusa, dimostrando un immutato affetto, destinato a rinnovarsi da qui sino ai giorni in cui si terrà la festa esterna, quest’anno prevista per il 29, 30 e 31 maggio. 

Al suono della marcia di San Giorgio, eseguita con l’organo maximum del Duomo, il simulacro, sistemato sulle spalle dei portatori, ha dato vita alla caratteristica “abballariata” (insomma, fanno ballare il simulacro…). 

Più volte, inoltre, il simulacro è stato fatto affacciare, a porte del Duomo aperte, sulla soglia del sagrato, un altro gesto simbolico, con il santo cavaliere che ha voluto rendere omaggio, in un saluto che si ripete ogni anno durante questo periodo, alla città e alla comunità dei fedeli. 

Anche l’Arca santa era stata collocata dai portatori nel transetto accanto all’altare. Un momento di grande commozione quando il parroco don Pietro Floridia ha ricordato don Peppino Firrincieli, uno dei portatori storici, venuto a mancare lo scorso anno. 

 

Con la cerimonia di ieri, quindi, hanno preso il via in forma ufficiale i festeggiamenti in onore del santo che, pure stavolta, come negli anni precedenti, vedranno impegnati in prima linea i componenti dell’associazione “San Giorgio martire”, a cui si sono uniti quelli dell’associazione portatori, i quali forniscono piena collaborazione al parroco per la riuscita di tutte le iniziative in fase di programmazione. 

Giovedì 23 aprile, intanto, sarà festeggiata la solennità liturgica di San Giorgio martire. Dopo la messa della mattina, alle 11, che sarà presieduta da don Pietro Floridia, nel pomeriggio, alle 18,30 si registrerà prima l’arrivo dei giovani scout di Ragusa che, partendo dalle loro sedi, raggiungeranno il Duomo in pellegrinaggio per rendere omaggio al loro santo patrono. 

Poi, alle 18,45, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, mons. Paolo Urso. Saranno presenti le autorità civili e militari della città e della provincia. Il suono delle campane e lo sparo di colpi a cannone annunceranno, alle 10, alle 12 e alle 17, il giorno di festa.

 

(Foto Salvatore Pluchino, diritti riservati)

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.