Ragusa, 15 maggio 2015 – È arrivato un grande dono per la famiglia del Carmelo con la canonizzazione di Mariam Baouardy nell'anno teresiano, dopo più di un secolo dalla sua morte.
La sua vita straordinaria parla in maniera specifica alle tensioni di oggi, per aprire molte porte blindate a causa della paura, in un contesto mondiale atterrito per gli eventi mediorientali ed il martirio dei fratelli cristiani. Figlia doc del Medio Oriente, il Signore le mostrò in anticipo tutte le sofferenze che attendevano il Libano, sino agli attuali eventi siriani. Malgrado tutte queste rivelazioni, al di là dell'angoscia estrema che dovrà attraversare quel paese, lei prova una profonda gioia spirituale, come il segno che una vittoria si sta preparando per il Libano, e che il Signore salverà quel paese.
“Mariam – dicono dalla famiglia del Carmelo – ha aspettato più di cento anni per parlarci, forse perché questo nostro secolo vuole separarsi dai misteri di Dio e fare a meno di Lui, dato che la nostra società vuole spiegare tutto con la scienza, e l'uomo solo con i meccanismi psicologici, celando invece il combattimento spirituale che dobbiamo affrontare per vincere il Maligno”. La veglia di preghiera con l'adorazione eucaristica, presso il Santuario del Carmine nell’omonima piazza a Ragusa, è in programma per domani, sabato 16 maggio, dalle 21,30 alle 23. Per l’occasione, saranno letti brani biografici e testi della beata Mariam Baouardy. Inoltre, una messa di ringraziamento sarà celebrata, sempre presso il Santuario, lunedì 18 maggio alle 19.
Al Carmine di Ragusa veglia per la canonizzazione di Mariam Baouardy
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