Religione
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Ragusa, 23 settembre 2016 – Nella parrocchia Maria Regina di contrada Cisternazzi a Ragusa continuano i festeggiamenti per i trent’anni dall’istituzione. 

La comunità dei fedeli con don Luigi Diquattro vuole onorare nella maniera migliore questo appuntamento. 

A luglio era stata celebrata una messa all’aperto con processione eucaristica in occasione della prima fase dei festeggiamenti. 

Un altro momento significativo, sempre legato a queste celebrazioni, si era tenuto lo scorso 21 agosto con il giubileo parrocchiale in Cattedrale con il contestuale passaggio dalla porta santa. 

Domani sarà dato il via all’anno sociale parrocchiale e per l’occasione la messa delle 19 sarà celebrata dal vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta. Ci sarà poi un momento spirituale in programma domenica 25 settembre con l’accoglienza del braccio reliquario di San Giovanni Battista alle 18. 

Alle 19, poi, ci sarà la celebrazione della santa messa presieduta da don Girolamo Alessi, parroco della Cattedrale, e animata dalla corale San Giovanni Battista. Alle 20,30, in chiesa, ci sarà quindi il concerto sacro con coro e orchestra del gruppo Cantus Novus. 

Tra le iniziative ricreative, da segnalare, domenica mattina, alle 9, la prima edizione della gara podistica intitolata a Maria Regina. Mentre domani sera, 24 settembre, alle 21, ci sarà il ballo in piazza con il complesso “Ragusa giovane” oltre alla sagra della ricotta e salsiccia. 

«Camminiamo insieme, come dice Papa Francesco – ha detto il parroco, don Diquattro – per celebrare in maniera significativa questi trent’anni. La Chiesa è chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre. Tutti possono partecipare in qualche modo alla vita ecclesiale, tutti possono fare parte della comunità. Dobbiamo uscire ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. Per questo invochiamo la Beata Vergine Maria affinché accompagni sempre il nostro cammino sulla strada per incontrare e fare incontrare Gesù».

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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