- Argomento: Arte
Éidola tra memoria e oblio" A palazzo Cosentini la mostra della pittrice contemporanea Milena Nicosia
Ragusa, 28 dicembr 2023 — Éidola tra memoria e oblio è il titolo della mostra personale di Milena Nicosia a Palazzo Cosentini, a Ragusa Ibla.
L’artista, laureata all'Accademia di Belle Arti, è una delle pittrici contemporanee più apprezzate, in Italia e all'estero. Da tempo ha trovato la sua poetica tra i pigmenti in polvere non impastati ma aggregati di cui le sue opere sono intrise.
Una superfice che parte dall'essere materica ma che con gli anni si è accentuata anche attraverso l'utilizzo di oggetti "dialoganti" poiché tutti ciò che viene definito nella quotidianità ha un incredibile potere dialogante. Di questo l'artista è fermamente convinta e in queste sue opere, collezione dal 2020 ad oggi, questo dialogo si evolve. E si evolve anche con i miglioramenti di silenzio, altrettanto importanti per l'artista poiché dal momento in cui realizza la sua opera pittorica si sente felice.
In questa nuova collezione viene fuori la sua solarità: grandi medaglioni in cui il colore spazia tra fili d'erba accennati e spazi sognanti di luce. Il vuoto ora é diventato aria, etere, calore; atmosfere più solari, più felici.
In "Sezioni infinite di terre ed ombre" predomina l'elemento ruggine. Milena Nicosia ha già effettuato in passato sperimentazioni con la ruggine anche materialmente. Sul legno assemblava di tutto, dai pistoni, alle inferriate agli ingranaggi di cui alcuni esempi sono ancora visibilmente tangibili anche in questa personale. In questa nuova collezione la ruggine viene utilizzata per creare queste fette di terra sospese in cui ci può essere l'aria, l'acqua e anche figure che vengono ispirate da ciò che succede nel quadro. Alcune figure sono volute altre appaiono da sole dal colore che scivola e si insinua tra le forme volute e si stende sulla tela o sul legno.
Il fruitore stesso, spesso, ne trova altre e le fa notare all'artista, che apprezza la visione soggettiva, come in un confronto con l'altro riguardo ai suoi sogni che in quel dialogo prendono forma.
«É nelle piccole ombre che si creano delle storie», dice la pittrice.
Nicosia è ancora all'inizio di questa nuova collezione che già pare promettere tanto e riesce ad attirare a lungo l'attenzione del fruitore che si sofferma, scruta, riflette.
Le immagini eidetiche sono quelle generate dalla nostra psiche. I greci definivano éidola i sogni che si vedevano senza bisogno di dormire.
«L'artista demiurgo non teme le visioni eidetiche, non ha paura di sprofondare dentro sé stesso – continua Milena Nicosia – sia quando sa di dover scavare tra il fango dei suoi ricordi alla ricerca di sue risposte al dolore e alla sofferenza, sia quando si lascia fluttuare, al di sopra di ogni realtà possibile, nel profumo più dolce del suo vissuto, alla ricerca di motivi esistenziali di pace e di felicità. Nella mostra si concretizzano la memoria e l'oblio».
La mostra merita di essere visitata poiché le sue opere arricchiscono lo spirito e l'inconscio, poiché la visione pittorica che esse emanano al fruitore è qualcosa di veramente grande. Anche le misure di queste opere, molto grandi, invitano a grandi sospiri.
L'artista è sicuramente da annoverare tra i maggiori pittori contemporanei europei attualmente in mostra nelle gallerie di Spagna, come Jorge Galindo per esempio, o in Francia, a Berlino, ad Amsterdam. La sua arte ha sicuramente subito una metamorfosi inconscia generata sì dalla sua indole pittorica ma sempre attenta a quei sogni che l'hanno portata ad essere tendenzialmente una visionaria in quanto ad essi legata in una poetica che continua ad evolversi nella positività.
La mostra può essere visitata a Palazzo Cosentini ad Ibla, fino al 7 gennaio 2024.
Giovannella Galliano