Misure di Radon indoor a Ragusa degli studenti del Liceo Scientifico Fermi
Giovedì, 12 febbraio 2015 – Gli studenti del Liceo Fermi di Ragusa hanno partecipato al progetto nazionale RadioLab dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania (DFA-UniCT), effettuando misure di concentrazione di radon in alcune abitazioni di Ragusa. Il radon è un gas radioattivo emesso dal sottosuolo e dai materiali da costruzione; esso è particolarmente nocivo alla salute, se presente ad elevate concentrazione in ambienti indoor, e viene ritenuto la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo. Questa iniziativa, coordinata dalla prof.ssa Immé del DFA-UniCT, responsabile nazionale del progetto RadioLab, si è svolta nell’anno scolastico 2013/2014 e ha coinvolto 24 studenti di quarto e quinto anno, sotto la guida del prof. Concetto Gianino, in qualità di tutor del Liceo Fermi e la Dr.ssa Gabriella Mangano (tutor universitario). L’attività è un laboratorio di orientamento formativo, denominato “Orientafermi”, finanziato con i fondi strutturali europei PON. L’iniziativa, inoltre, rappresenta un laboratorio del Piano Nazionale MIUR “Lauree Scientifiche”.Fondamentale è stata la collaborazione con il Dr. Roberto Catalano dell’equipe del Laboratorio di Fisica dell’Ambiente, diretto dalla prof.ssa Immé del Dipartimento di Fisica e Astronomia di Catania.
Il valore medio delle concentrazioni di radon trovato nelle abitazioni monitorate a Ragusa è dell’ordine di 100 Bq/m3, maggiore rispetto al valore medio nazionale (circa 77 Bq/m3). Le misure sono state effettuate tramite rivelatori a tracce nucleari del tipo CR-39 posizionati in 55 abitazioni nel periodo di marzo-novembre 2014. I valori elevati riscontrati in un paio di casi potrebbero essere imputabili al fatto che le abitazioni sono state selezionate sulla base di uno studio preventivo che ha avuto l'obiettivo di individuare le possibili situazioni a rischio, quali ad esempio la presenza di faglie. Gli studenti, infatti, durante l’attività di ricerca hanno avuto un incontro preliminare con esperti degli enti locali per lo studio della morfologia e della struttura geologica di Ragusa al fine di individuare le zone dove posizionare i rivelatori. All’incontro hanno partecipato il dr. Mineo dell’ufficio di Geologia della provincia, i geologi Cassarino e Spataro, rispettivamente della soprintendenza ai beni culturali e dell’Associazione Geologi liberi professionisti.
Occorre comunque puntualizzare che il valore medio nazionale è frutto di una misura effettuata nei primi anni novanta dall’Enea e dall’Istituto Superiore di Sanità, con un campione decisamente piccolo e che non ha interessato alcune regioni, tra cui la Sicilia. Per tale motivo l’INFN ha lanciato da diversi anni azioni finalizzate alla misura del radon nelle abitazioni condotta da studenti di scuole superiori. L’attività ha avuto un alto valore formativo per gli studenti poiché sono stati coinvolti in prima persona con un’azione di peer education e cooperative learning. Gli studenti hanno, infatti, partecipato attivamente a tutte le fasi della ricerca documentandosi sulle problematiche relative al radon e alla sua misura ed eseguendo operativamente tutte le operazioni necessarie per la misura, dalla preparazione dei rivelatori, al posizionamento nelle abitazioni e alla loro raccolta, fino all’analisi dei dati. Questa è solo la prima fase di questa misura, attualmente sono posizionati altri 67 rivelatori in altrettante abitazioni per misurare la concentrazione di radon nei mesi invernali e operare un confronto con la misura precedente in modo da formulare delle ipotesi sulla diffusione di questo gas.
Il dirigente scolastico, prof. Francesco Musarra