Ispica, 4 agosto 2014 – Rispettato l’appuntamento estivo della Società Ispicese di Storia Patria che venerdì, 1° agosto, ha presentato, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, il n. 22 della rivista Hyspicaefundus il cui relatore è stato il professore Giacomo Pace Gravina, Docente ordinario di Storia del Diritto medievale e moderno presso l’Università degli studi di Messina.
Nella sede del “Casino Bruno di Belmonte” c’erano il vicesindaco Cesare Pellegrino, l’assessore alla Cultura Teresa Amendolagine, l’assessore ai Servizi Sociali Patrizia Lorefice, e un pubblico appassionato e numerosissimo.
Si parte con i saluti di Francesco Bruno di Belmonte, padrone di casa e componente del Direttivo, che ha presentato la nuova presidente della Società, Concetta Fratantonio, a cui ha subito ceduto la parola.
La Presidente, dopo aver salutato i presenti, ha ricordato che il nuovo Direttivo si è insediato dopo le recenti elezioni del 26 giugno scorso e ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente chi l’ha preceduta nel ruolo, «l’arch. Sergio Abbate, per aver egregiamente guidato la Società in un biennio particolare, nonché il direttivo uscente per averlo efficacemente collaborato». Quindi, dopo aver brevemente ricordato qual è l’impegno della SISP con il suo obiettivo sempre rivolto verso la storia della città, ha passato la parola al Vicesindaco il quale ha sottolineato l’impegno che negli anni la Società Ispicese di Storia Patria ha portato avanti e che si evidenzia con i 23 numeri della rivista Hyspicaefundus pubblicati nei dieci anni di attività.
Successivamente, la Presidente ha presentato il relatore, il professore Giacomo Pace Gravina, ricordando che l’occasione costituiva la seconda volta in cui il Professore offriva il suo contributo per la presentazione della rivista Hyspicaefundus. A questo punto il microfono è stato ceduto al relatore che ha subito sottolineato quanto, «nel tempo trascorso dalla sua ultima presenza, la rivista Hyspicaefundus sia crescita in modo evidente».
Egli ha quindi presentato ad uno ad uno tutti gli articoli, partendo da quelli accomunati da un filo conduttore costituito dal ruolo delle “cifre” all’interno di qualunque conflitto: “La Grande Guerra (1914-2014): la neutralità italiana”, di Francesco Fronte e Concetta Fratantonio, in cui è anche riportata l’intervista dell’onorevole Cesare Bruno di Belmonte che, a differenza di tanti altri politici dell’epoca, non disdegnò di esprimere con franchezza la sua idea sulla Guerra; altri dati importanti rilevati con gli articoli “Bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri” e “Per una storia delle Guardie Urbane”, entrambi di Francesco Fronte, e “Il reale esercito delle Due Sicilie”, di cui ne faceva parte nel ruolo di tenente generale il Conte Giuseppe Statella, articolo di Giuseppe Guarino, teso a rilevare la struttura organizzativa dell’esercito.
Il relatore è quindi passato a presentare gli altri articoli presenti in questo numero della rivista: “La visita del Campailla”, di Giovanni Giuga, una presentazione della visita, appunto, del poeta Tommaso al signore di Spaccaforno; “Le contrade ispicesi”, di Diego Floriddia, che con il suo articolo rileva elementi utili per la conoscenza del territorio; “La ciazza veccia”, di Rosaria Piazzese, una presentazione del quartiere del “Mercato vecchio”; “Luigi Bruno di Belmonte”, scritto dal cugino Pietro Bruno di Belmonte che ne ricorda la figura e la tragica fine tra le 335 vittime delle Fosse Ardeatine; “Antonio Brancati” di Chiara Savarino, la quale ci presenta la figura di un ragazzo costretto ad abbandonare la famiglia e gli studi di Medicina perché chiamato alle armi, reso vittima, nel 1943, di una irrazionale e ingiusta fucilazione dopo un processo farsa di soli venti minuti; “450° di William Shakespeare”, articolo di Concetta Fratantonio sulla questione del “conflitto” ancora in atto sulle origini del drammaturgo e poeta; “Le tremule”, di Rosario Gugliotta, una presentazione di questa caratteristica del territorio ispicese.
Per ultimo l’articolo “10 anni” scritto dal Comitato di Direzione in cui viene delineato il cammino della rivista nei suoi dieci anni dalla prima pubblicazione e del suo ruolo di “scrigno della storia ispicese”. Il relatore ha quindi concluso il suo intervendo affermando l’importanza del «tenere viva la memoria che diviene sicuramente valore aggiunto per una comunità, le cui singole storie concorrono alla formazione della storia in senso più ampio. Terminato l’intervento del Prof. Pace Gravina, si è avuta la proiezione di un video sulla storia dell’Arma dei Carabinieri.
La Presidente ha invitato ad intervenire l'assessore alla cultura Teresa Amendolagine, sottolineandone nel contempo il ruolo di socia della SISP. L’Assessore ha subito evidenziato lo stato d’animo che l’accompagnava nell'occasione essendo da tanto ammiratrice e socia della Società Ispicese di Storia Patria. «Ricordo bene il momento della presentazione del numero zero della rivista avvenuta nell’aula Magna dell’Istituto in cui insegno - ha riferito l’Assessore - Sono trascorsi dieci anni da allora, dieci anni rivissuti leggendo il primo articolo scritto dal Comitato di Direzione in questo numero della Rivista, un articolo che è quasi un consuntivo dei dieci anni di impegno della SISP, espressione tangibile di una volontà e di una passione che hanno mosso, muovono e, auguro, muoveranno ancora la mano di tutti gli autori presenti nei vari numeri pubblicati. L’occasione mi è gradita - ha continuato l’Assessore - per sottolineare la mia ammirazione e quella dell’Amministrazione comunale tutta, primo fra tutti del sindaco Piero Rustico, per la determinazione con cui gli autori riportano alla luce, per offrirle ai lettori appassionati o casuali, le piccole storie che danno vita alla Storia, ricordando chi ha contribuito, a piccoli tasselli, a far crescere il proprio ambiente di vita e onorando chi la propria vita ha donato per offrire alle generazioni a venire un futuro migliore».
Teresa Amendolagine ha quindi colto l’occasione per un saluto particolare a chi negli ultimi due anni ha guidato la Società e per rivolgere l’augurio dell’Amministrazione comunale e suo personale al nuovo Direttivo, i cui progetti sono stati oggetto di colloquio quando è stato ricevuto in Municipio dal Sindaco. «Abbiamo accolto con entusiasmo il programma che la SISP intende attuare coinvolgendo anche le scuole della città – ha affermato l'Assessore - L’augurio sincero è che possa operare sempre in sinergia con le Istituzioni, con l’intento di costruire per onorare il proprio passato.
L'Amministrazione comunale non farà mai mancare il suo sostegno in tutti i modi che sarà possibile offrire, considerato che, spesso, il più piccolo contributo, pur non avendo un costo necessariamente visibile in termini economici, rappresenta la condizione indispensabile per lo svolgimento di una manifestazione o di un evento. Il periodo è difficile ma non è un motivo per fermarsi, non è un motivo per cui la cultura debba rallentare il proprio processo di formazione della società.»
La Presidente ha concluso la serata con i ringraziamenti a tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato per la realizzazione e la pubblicazione della rivista presentata e con la consueta consegna di una sua copia a ciascuno dei presenti.
Dieci anni di Hyspicaefundus: il numero 22
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