Ragusa, 21 settembre 2015 – Dal 21 al 25 settembre si svolgerà a Roma il 101° Congresso della Società Italiana di Fisica.
Il congresso nazionale, articolato in sezioni plenarie che vanno dalla fisica subnucleare all’astrofisica, riunisce circa 600 fisici italiani e rappresenta il momento in cui vengono presentati i lavori di ricerca nei diversi settori della fisica.
Quest’anno il congresso sarà aperto dalla dottoressa Fabiola Gianotti, prossimo direttore del CERN, che terrà una relazione sulle opportunità di ricerca e il futuro delle collisioni ad alta energia, il quale rappresenta, un tema di grande attualità a tre anni dalla scoperta del bosone di Higgs, fatta proprio dal gruppo diretto dalla Giannotti. Nella sezione dedicata alla storia e didattica della fisica, giovedì 24 settembre il prof. Concetto Gianino, docente di matematica e fisica presso il Liceo Verga di Modica e associato all’INFN-Catania, presenterà un lavoro svolto con un gruppo di 24 studenti del Liceo Fermi di Ragusa nel biennio 2013/2015, nell’ambito del Piano Lauree Scientifiche e del progetto RadioLab dell’INFN.
L’attività ha previsto la misura della concentrazione di radon in alcune abitazioni di Ragusa. Il radon è un gas radioattivo emesso dal sottosuolo e dai materiali da costruzione; esso è particolarmente nocivo alla salute se presente ad elevata concentrazione in ambienti indoor e viene ritenuto la seconda causa di tumore ai polmoni, dopo il fumo. Questa iniziativa rientrava fra i laboratori di orientamento formativo “Orientafermi”, finanziato con i fondi strutturali europei PON ed è stata coordinata dalla prof.ssa Immé del Dipartimento di Fisica e Astronomia di Catania e responsabile nazionale sia del progetto RadioLab e sia del PLS-Fisica, è condotta sotto la guida del prof. Concetto Gianino, in qualità di tutor del Liceo Fermi e della Dr.ssa Gabriella Mangano (tutor universitario). Sostanziale è stata la collaborazione con il Dr. Roberto Catalano dell’equipe del Laboratorio di Fisica dell’Ambiente dell’Università di Catania e il supporto fornito dal Dr. Rosario Mineo della Sezione Settore Geologia e Tutela Ambientale della Provincia di Ragusa.
Si sono svolte due campagne di misure in periodi diversi in una sessantina di abitazioni, tramite rivelatori a tracce nucleari del tipo CR-39. In alcune abitazioni si sono fatte ulteriori misure di approfondimento con misuratori attivi. Il valore medio delle concentrazioni di radon trovato nelle abitazioni monitorate a Ragusa è risultato superiore al valore medio nazionale. In particolare, valori più alti della concentrazione di radon si sono ottenuti nei mesi invernali, quando il ricambio dell’aria nei locali abitati è ridotto per le avverse condizioni climatiche.
I valori mediamente elevati riscontrati a Ragusa potrebbero essere imputabili a diversi fattori: alla morfologia del sottosuolo ragusano di origine carsica e quindi con la presenza di cavità e fessurazioni che potrebbero agevolare la risalita del radon dal sottosuolo, al fatto che le abitazioni sono state selezionate sulla base di uno studio preventivo che ha avuto l'obiettivo di individuare le possibili situazioni a rischio, quali ad esempio la presenza di faglie.
Gli studenti, infatti, durante l’attività di ricerca hanno avuto un incontro preliminare con esperti degli enti locali per lo studio della morfologia e della struttura geologica di Ragusa al fine di individuare le zone dove posizionare i rivelatori. All’incontro hanno partecipato il dr. Mineo dell’ufficio di Geologia della provincia, i geologi Cassarino e Spataro, rispettivamente della soprintendenza ai beni culturali e dell’Associazione Geologi liberi professionisti.
Occorre comunque puntualizzare che il valore medio nazionale è frutto di una misura effettuata nei primi anni novanta dall’Enea e dall’Istituto Superiore di Sanità, con un campione decisamente piccolo e che non ha interessato alcune regioni, tra cui la Sicilia. Per tale motivo l’INFN ha lanciato da diversi anni azioni finalizzate alla misura del radon nelle abitazioni condotta da studenti di scuole superiori. L’attività ha avuto un alto valore formativo per gli studenti poiché sono stati coinvolti in prima persona con un’azione di peer education e cooperative learning.
Gli studenti hanno, infatti, partecipato attivamente a tutte le fasi della ricerca documentandosi sulle problematiche relative al radon e alla sua misura ed eseguendo operativamente tutte le procedure necessarie per la misura, dalla preparazione dei rivelatori, al posizionamento nelle abitazioni e alla loro raccolta, fino all’analisi dei dati.
Radon a Ragusa: al 101° congresso della Società Italiana di Fisica
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