Cultura
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Siracusa, 12 novembre 2015 – Da oggi, giovedì 12 novembre, a martedì 17, nei locali di Palazzo Tasca, in via Cavour 31, si potrà ammirare la mostra intitolata "Cuticci e culuri". Saranno esposti i lavori realizzati dai ragazzi diversamente abili della Fondazione Sant'Angela Merici di Siracusa. 

 

La presentazione si terrà oggi pomeriggio, giovedì 12 novembre, giorno di apertura della mostra, alle ore 19.00. Saranno presenti il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici di Siracusa, mons. Giovanni Accolla, il vicario foraneo di Pachino, l’arciprete don Gaetano Asta, la presidentessa del Rotary Club di Pachino, Assunta Rizza ed Barbara Milazzo, portavoce del movimento organizzatore.

L’iniziativa è promossa dal movimento Cambiamenti, in collaborazione con la Fondazione Sant’Angela Merici, e l’associazione Agape ed il Rotary di Pachino. Il movimento Cambiamenti ha sottolineato l'importanza di guardare il mondo con altri occhi citando una frase di Zanza, un grande artista contemporaneo disabile che dice “La normalità non esiste, esiste una moltitudine di diversità”. 

L'evento “Cuticci e culuri” è un'esposizione di sculture e dipinti realizzati dai ragazzi della Fondazione Sant’Angela Merici. Un momento di riflessione sul mondo della disabilità e su come esso possa essere fonte di ispirazione. Verranno discussi approfondite le difficoltà che i disabili e le loro famiglie affrontano ogni giorno grazie al contributo delle diverse organizzazioni che si occupano dell'universo disabilità.

Ad esporre le loro opere saranno: Salvatore Catalano, Francesco De Carolis, Biagio De Simone, Antonio Galeota, Massimo Napoli, Alessandro Rizza, Sebastiano Scalzo. I ragazzi sono stati seguiti e aiutati nel loro percorso dai maestri d'arte Orazio Iacono e Mariapia Burgio.

Il movimento socio politico Cambiamenti nasce a Pachino nel novembre 2013. Si pone l'obiettivo di aggregazione di diverse realtà sociali per assicurare la partecipazione democratica di tutti cittadini alla vita sociale e politica del territorio. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry