Cultura
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#Comiso, 11 dicembre 2015 – Lo scorso 3 dicembre presso il Liceo Classico "G. Cesare" di Roma si è tenuta la cerimonia di premiazione degli studenti che hanno partecipato ai concorsi "Giornalisti in Erba", "Integriamoci" e "Dire Expo" promossi dal portale Diregiovani.it. Alla settima edizione dell'evento annuale dal significativo motto 'La creatività fa scuola', presenti oltre 450 studenti, docenti e dirigenti provenienti da 60 istituti scolastici italiani, lo studente Loris Insinna attualmente frequentante la classe V A1C del Liceo Artistico sezione dell'istituto "G. Carducci" di Comiso, è risultato vincitore della categoria racconto del concorso "Giornalisti in Erba", con il testo "Una finestra sul mare" ed ha ricevuto in dono un tablet.

Il racconto del giovane Insinna e alcune tra le liriche composte da Lucia Barbagallo, Alessia Vicino, Eleonora Blandini e Vittorio Branciforte, studenti del Liceo Classico e Scientifico del medesimo Istituto di Comiso, sono stati pubblicati in un volume Edizione Magi consegnato ai vincitori, ai loro docenti ed ai dirigenti. 

Ai professori referenti Giancarlo Licitra (per i giovani poeti) e Angelo Mancuso (per Loris Insinna) ed al Dirigente scolastico dottoressa Caterina Giudice è stato inoltre conferito il prestigioso riconoscimento di "Ultimi educatori" per il loro ruolo "quotidiano e di frontiera" nell'attuale congiuntura in cui alla scuola sono sempre più delegati compiti assolti prima esclusivamente da famiglie ed altre agenzie educative.

«Nel racconto, come ispirato alla poetica sensistica e ai testi avidamente letti e abilmente analizzati in classe, si avverte una notevole tensione espressiva che si traduce in pagine mirabilmente icastiche.  Pare proprio di potersi immedesimare in quei gesti leggiadri e pregnanti e provare i medesimi sentimenti del protagonista. Insinna è stato capace di esprimere l'ineffabile, un dialogo a distanza velatamente malinconico con un altro sé stesso, non uno sterile gioco stilistico, ma una raffinata evocazione della labilità del tempo e della fugacità dell'esistenza. L'eco pascoliana ("Mare") con cui si conclude il brano in un mirabile contrappunto stilistico ricorda al lettore che la natura cela un quid di misterioso ed il narratore, che si atteggia a moderno fanciullino, osserva le cose con semplicità e curiosità. Sul quadro evocato non gravano tuttavia meditazioni sul male dell'esistenza, mentre si avverte lieve il respiro del giovane autore da poco affacciatosi alla finestra sul "mare" della sua vita» (prof. Mancuso).

Il professor Licitra si riconferma scopritore di giovani talenti e continua generosamente ad elargire consigli e ad orientare i suoi studenti nel corso del laboratorio di scrittura creativa presso il Liceo comisano.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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