Cultura
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#Scicli, 2 marzo 2016 – Continuano a Scicli gli appuntamenti culturali organizzati dal “Caffè Letterario Brancati”.


SABATO 5 EMANUELA ABBADESSA
Sabato 5 marzo alle 18.30 a palazzo Patanè già Bonelli (via Mormina Penna, 51) sarà la volta della scrittrice EMANUELA E. ABBADESSA, che converserà coi professori Giuseppe Pitrolo e Giuseppe Traina sul suo nuovo romanzo: “Fiammetta” (Rizzoli). Ema-nuela E. Abbadessa è nata a Catania nel 1964 e vive a Savona. Collabora con “La Repubblica”; autrice di saggi musicologici e di “Capo Scirocco” (Rizzoli 2013), è vincitrice del premio Elba e del premio Rapallo Carige. Con il suo esordio, “Capo Scirocco”, Emanuela Abbadessa ci aveva mostrato come si possa oggi scrivere un romanzo di sentimenti con la forza di un classico moderno. Confermandosi una delle voci più interessanti degli ultimi anni, e ispirandosi alla storia vera di Giselda Fojanesi – contesa fra Mario Rapisardi e Giovanni Verga – con “Fiammetta” la Abbadessa ci consegna una storia di slanci vitali e illusioni, in cui l’amore ha la forza spaventosa di una passione sbagliata. L’incontro ha come sponsor Confeserfidi, Gioie e Gioielli, la Giunti al Punto, il ristorante la Mosca Bianca, l’Ottica G. Spoto.

MARTEDI’ 8 – LUCIA RAGUSA
Inaugurazione alle ore 19,00 della Mostra personale della pittrice catanese al Caffè letterario Brancati, per La Giornata della Donna. Presentazione di Franco Sarnari ed Elisa Mandarà. 

SABATO 19 SALVO MICCICHE’
Sabato 19 Marzo, quindi, alle 18.30 al “Brancati” (via Mormina Penna) Giuseppe Nativo e Giuseppe Pitrolo dialogheranno con SALVO MICCICHÉ sul suo nuovo libro: “Argu lu cani. Cunti, stori e puisia in lingua siciliana”.

MERCOLEDI’ 23 PAOLO NIFOSI’
Mercoledì 23 Marzo alle 18.30, sempre al “Brancati”, Giuseppe Pitrolo colloquierà con PAOLO NIFOSÌ sulla monografia “Modica. Arte e Architettura” (dmbarone).
Gli incontri rientrano nelle “Conversazioni a Scicli” del “Brancati”. L’ingresso è gratuito.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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