Cultura
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Comiso, 22 marzo 2016 – In occasione della 24° Giornata FAI di Primavera, ben 250 studenti dell’istituto superiore “G. Carducci” di Comiso hanno fatto da ciceroni alla scoperta dei tesori della loro zona. In particolare quest’anno a Comiso è stato previsto un  percorso di trekking  archeologico- naturalistico  che ha  portato i turisti alla scoperta del parco urbano di Cava Porcaro, dove si trovano ben cinque catacombe risalenti al IV V sec.dopo Cristo. Gli studenti comisani, guidati dagli insegnanti referenti Dario Puglisi Cascino,  Maria Stella Micieli e Rosanna Distefano , e dai professori Francesca Cassarino, Nunziata  Dierna, Giovanna Galofaro, Cristina Alfieri, Natasha Lo Nigro, Marizia Massari, Lucia Guastella, Laura Turcis, Salvatore Garofalo, Lucio Catania, Giuseppe Stracquadaneo, Pinuccia Iapichella, Luciana Romano e Maria Rita Schembari, hanno illustrato  ai turisti l’area oggetto di studio,  la storia degli insediamenti  e il progetto di recupero e fruizione del luogo, e hanno concentrato in particolare la loro attenzione sulle catacombe, sulle  Case Terranova e sugli aspetti geologici e botanici del luogo, di solito non frequentato perché negli anni scorsi è stato oggetto di ripetuti atti vandalici, che hanno distrutto tutto quello che era stato recuperato grazie al progetto dell’architetto Michele Canzonieri finanziato con i fondo europei..

La Giornata di Primavera del FAI  ha registrato un notevolissimo successo e ha visto la presenza di oltre 600 turisti fra studenti delle scuole della provincia e appassionati provenienti da tutta la Sicilia,oltre a molti turisti inglesi e tedeschi . 

Nell’ambito della manifestazione si è svolto anche un reading teatrale di passi di Gesualdo Bufalino e altri illustri scrittori comisani ;questo è un appuntamento ormai immancabile per il liceo comisano, che in occasione delle Giornate Fai dedica  uno spazio importante alla lettura di passi dello scrittore comisano . 

Quest’anno le Giornate Fai di primavera a Comiso sono state anche nel segno dell’integrazione. A partecipare in qualità di ospiti e spettatori privilegiati i ragazzi del CTPI di Chiaramonte, seguiti dalla cooperativa FO. CO. I ragazzi, in gran parte stranieri rifugiati, oltre a visitare il parco, hanno esposto e presentato al  pubblico un loro quadro che ricorda la loro patria con una spiegazione assai commovente.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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