Il Jamboree 2016 si è svolto a Modica Alta, presso la parrocchia San Massimiliano Kolbe, ed ha entusiasmato decina di bambini e ragazzi, incuriositi e partecipi a tutte le attività, guidati da alcuni Scout, tra cui Margherita Stracquadanio e Alessandra Pulino.
Le guide hanno spiegato perché le comunicazioni sono importanti per gli Scout, che sin dal 1957 hanno posto particolare attenzione a questo aspetto e che ogni 4 anni organizzano il "Jamboree dell'aria" (JOTA, J. on the air per l'aspetto radio, ed ora anche JOTI, J. over the Internet). Jamboree vuol anche dire la fusione di "Jam Bo(ys) R(adio)", come a dire "marmellata di ragazzi e R(radio)", per parafrasare un po'...
Per ARI Ragusa, Massimiliano IT9AJI, Enzo IT9DQC, Sal IT9IPG, Salvo IT9CLU, Nicola IT9GTI, Giovanni IT9FRZ, Salvo IT9ABO, Antonio IT9IVE, Angelo IT9CCR, Giuseppe IT9KFA e altri soci hanno attivato stazioni HF e V/UHF con il caposcout Corrado IT9ZEO, in collaborazione con altri OM e gli scout modicani.
Sal IT9IPG e Salvo IT9CLU (presidente ARI Ragusa) – dicono Salvo Micciché e Salvatore Branca di ARI Ragusa – hanno spiegato chi sono i radioamatori, cosa fanno, come operano, perché collaborano con gli Scout.
«Con i ragazzi ARI ha partecipato ad attività varie: è stato spiegato chi sono e cosa fanno i radioamatori, in primo luogo, poi i ragazzi hanno potuto partecipare direttamente alle radiocomunicazioni (scopo JOTA, Jamboree on the air) e alle "chat" specializzate su Internet (scopo JOTI, Jamboree over the Internet), e tutti erano entusiasti e curiosi.
ARI Ragusa può ben dirsi soddisfatta di aver dato una mano alla preziosa e impegnata attività delle guide e degli scout del Gruppo AGESCI Modica 3, molto affiatato e dinamico, e di aver potuto offrire ai ragazzi questa bellissima occasione».
«Gli Scout del Gruppo Modica 3 –dice Corrado Terranova, capo scout– ringraziano anche l'ARI, ma soprattutto i ragazzi e i cittadini che hanno preso a cuore la manifestazione, che è riuscita appieno anche quest'anno. Ringraziamo le guide, i volontari, la parrocchia San Massimiliano Kolbe e tutti quelli che hanno dato una mano a far passare ai ragazzi queste due meravigliose giornate».
E allora: Viva il Jamboree, che unisce e fa comunicare!