Ragusa, 5 settembre 2014 – Un’occasione all’insegna dell’arte e dell’eleganza, la serata organizzata dal Rotary di Ragusa al Museo Regionale di Kamarina, quale momento di approfondimento della preziosa collettiva “Arte per Kamarina”.
Frutto di un’idea del critico Elisa Mandarà, la mostra, attualmente in corso, ha registrato un numero considerevole di visitatori, attratti dalle suggestioni storiche e naturalistiche del magnifico sito archeologico ibleo e dai nomi di sicuro rilievo degli artisti, “tutti forti d’un curriculum prestigioso e tutti legati a vario filo all’area –dice Elisa Mandarà– perché la biografia ne registra i natali in provincia di Ragusa, come per la massima parte, o perché Ibleide è stata da loro eletta a nuova casa creativa, affettiva”. Si tratta di Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Kapel – Emanuele Cappello, Giovanni La Cognata, Giuseppe Leone, Giovanni Lissandrello, Franco Polizzi, Giovanni Robustelli, Franco Sarnari, Velasco Vitali.
La scaletta degli interventi ha previsto un primo intervento del presidente del Rotary, Angelo Firrito, che ha pensato e reso possibile la serata. Parole di stima nei confronti delle eccellenze iblee in mostra, condotte da Firrito con una sensibilità particolare verso la luce delle opere, resa con originale magistero da Guccione, da Polizzi, da La Cognata, da Sarnari. Il saluto alla serata è poi spettato al direttore del Museo di Kamarina, Giovanni Distefano, che fin dall’inizio ha sostenuto con grande entusiasmo la mostra. Nella sua prefazione al raffinato catalogo, realizzato dalla Mandarà per l’esposizione, gli artisti diventano i nuovi argonauti, “sono essi stessi il mito, per la memoria viva di un luogo incantato”.
La parola è quindi spettata ad Elisa Mandarà che ha tenuto una conferenza centrata su ciascuna delle opere, della quale il critico ha offerto una lettura, riconducendo l’analisi ai tratti stilistici che contrassegnano la cifra di ogni artista. La curatrice si è soffermata sul valore ideale della partecipazione di ogni maestro ad “Arte per Kamarina”, “un’esposizione che coinvolge artisti i quali, ve ne era certezza, non avrebbero consegnato la traduzione d’una classicità di maniera, ma una propria intima interpretazione, riverberata nella pelle suadente dell’opera d’arte”, ha spiegato la Mandarà, aggiungendo che il contributo degli artisti è stato “un dono, che, medium alto la bellezza, arresta l’ineluttabile fuggevolezza del tempo, la violenza dei suoi segni sulla terra e sulla pietra civile, i ruderi nobili del tempio di Minerva, i resti della città, dell’antico porto canale che correva lungo l’Ippari. Un lavoro corale consistente primariamente nell’assoluto immanente d’una saga visiva di suggestioni: la forza del segno, il sentimento del colore, il riquadro di realtà reinventato in situazioni compositive originali, scorci brucianti di vero assieme a impasti cromatici astrattizzanti, permeati da uno spirito d’affabulazione declinato lungo quattordici opere, in quattordici specifici di cifra, confluenti verso un’arte che valica i concetti limitati di spazio e tempo, per farsi eternamente contemporanea e universale”.
Emozionante il momento della serata in cui sono intervenuti gli artisti presenti, Antoci, Bracchitta, Candiano, Colombo, Kapel La Cognata, Giuseppe Leone, Lissandrello, Polizzi, Robustelli, Sarnari. A loro è spettata la chiusura della serata, conclusa dunque dalle parole dirette degli artefici delle suggestioni portanti della mostra.
L’esposizione proseguirà fino al 20 settembre arricchendo ulteriormente le visite del sito archeologico. La mostra sarà fruibile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30. Il sabato e la domenica secondo gli orari d'apertura del museo.
Info al 0932.826004.