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  • Autore: Susanna Valpreda
  • Editore: Lithos
  • Titolo: Sikelia 2

Susanna Valpreda, Sikelia 2. La Sicilia dei Bizantini, i Bizantini in Sicilia, Lithos, Castelvetrano, 2020. Prefazione Santino Alessandro Cugno, postfazione Salvo Micciché

 

Gli studi bizantinistici si arricchiscono di un nuovo volume dedicato al Thema di Sikelia: a luglio 2020 Lithos, una giovane casa editoriale di Castelvetrano diretta dai professori Rosario Marco Atria, Giuseppe L. Bonanno, Francesco Saverio Calcara, ha pubblicato nella "Collana mediterranea di storia, letteratura e varia umanistica" il nuovo volume di Susanna Valpreda.

Susanna Valpreda è ricercatrice e bibliotecaria all’Università di Padova. Già nel 2015 ha pubblicato per Bonanno Editore un primo volume della sua ricerca sui Bizantini, Sikelia (i Bizantini nella Sicilia Orientale), quel volume era una rielaborazione e riedizione della sua tesi di laurea in Lettere Moderne discussa da lei presso l’Università degli Studi di Padova.

Di tempo ne è passato, e negli anni la sua ricerca si è espansa raccogliendo documenti, informazioni, nuovi testi, sino ad arrivare a questo corposo volume, che vede la Prefazione dell’archeologo Santino Alessandro Cugno e la Postfazione scritta da Salvo Micciché. Il nuovo volume si occupa ora non solo della Sicilia Orientale, ma anche della Sicilia Occidentale e dell’arcipelago di Malta, meno studiati per quanto riguarda la presenza bizantina, e per questo ancora più interessanti; nello stesso tempo riporta nuovi studi anche sulla Sicilia Orientale non inseriti nel primo volume e ora ampliati.

Nell’introduzione al primo volume, Susanna Valpreda scriveva: «C’è ancora molta strada da fare, per arrivare a mettere in luce tutto ciò che di bizantino è rimasto da scoprire in Sicilia, quello che non è ancora stato irrimediabilmente perduto o distrutto, ma i pochi indizi a nostra disposizione ci permettono comunque di affermare che, dall’epoca in cui i Calcidesi fondarono la prima colonia della Megale Hellasfino a quando cadde l’ultimo regno dei Normanni, i Siciliani, specie quelli dell’area orientale, si sentirono molto più greci che latini, in tutte le espressioni della loro vita e della loro cultura». Ora, buona parte di quella strada è stata percorsa, e nel nuovo valore se ne vedono i frutti. 

Il libro si articola in quattro parti: Storia e Società della Sicilia Bizantina, Città e Campagna, Stabilità, espansione o recessione?, Architettura, Monete e Sigilli, cui seguono due appendici: Cronologia della dominazione bizantina in Sicilia, Glossario dei termini stranieri e tecnici. Una curata e ampia bibliografia arricchisce il testo e si presenta come utile strumento per i lettori attenti e soprattutto per gli studiosi, in un campo sempre in evoluzione, in cui nuovi studi vengono fuori di frequente e ognuno apporta qualcosa di determinante. «In quattro densissimi capitoli, corredati dall’introduzione e da un sintetico ma efficace apparato illustrativo – scrive Santino A. Cugno –, Susanna Valpreda descrive e analizza le principali tappe storiche, il novero delle evidenze archeologiche ed offre un’ampia panoramica delle manifestazioni artistiche legate alla dominazione bizantina in Sicilia, con uno sguardo privilegiato nei confronti dell’area centro-occidentale e dei più recenti dibattiti storiografici e delle indagini archeologiche».

L’ambito cronologico di studio comprende i quasi tre secoli e mezzo, dal 535, anno in cui il generale Belisario annesse la Sicilia lungo la sua strada verso il continente italiano, fino alla definitiva conquista araba nell’878. «In questo periodo – scrive l’Autrice – la cultura, la liturgia e l’arte bizantina presero piede e continuarono a farsi sentire per diverso tempo anche dopo che il dominio politico finì». Vengono analizzati quindi la storia, l’archeologia, ma anche l’importanza e la preponderanza del greco parlato in Sicilia, i sigilli e la numismatica, la vita quotidiana.

Sikelia 2 offre un’ampia panoramica sugli insediamenti rupestri, altro tema interessante per archeologi e storici. Ma dà anche molte interessanti notizie sulle necropoli – e in particolare quelle ebraiche – e sui sigilli, che molto hanno da dire sulla storia e sulla lingua greca in Sicilia, come del resto le monete e i monili.

Non viene trattata solo la Sicilia ma si prendono in considerazione anche le isole minori, parte integrante della storia siciliana e l’arcipelago di Malta e Gozo intimamente connessi con le isole siciliane stesse, con una storia sempre compenetrata e che reciprocamente attinge modelli e realizzazioni, in entrambe le direzioni.

Un volume che si presenta, dunque, completo e affascinante e di cui si consiglia la lettura non solo agli esperti e agli studiosi ma soprattutto al lettore comune che vuole approfondire la sua conoscenza sui Rum, i Bizantini eredi dell’Impero Romano e le tracce che hanno lasciato nella nostra cultura. Lo consigliamo quindi anche ai nostri lettori di Ondaiblea.

 

Il libro sarà presentato a Ragusa il 27 ottobre 2020, nell'ambito della Rassegna "Sudest antico&moderno" dedicata ai libri dal e per il Sudest (storia, filologia, attualità) a cura della nostra Rivista Ondaiblea, dell'Associazione Prospettive Iblee con la collaborazione della Fondazione Confeserfidi, con il saggista Salvo Micciché (Carocci Editore, Società Ragusana di Storia Patria) saranno relatori i prof. Giovanni Distefano (archeologo Università della Calabria), Massimo Cultraro (archeologo, primo ricercatore CNR, Università di Palermo) e Stefania Santangelo (numismatica, CNR).

 

Salvo Micciché

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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