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Modica, 24 febbraio 2015 – Al Caffè Quasimodo di Modica, ancora un altro appuntamento  dedicato alla narrativa e all'incontro con l'autrice. Sabato 28 febbraio, alle ore 17,30  nell’Auditorium del Palazzo della Cultura, sarà la volta della scrittrice  siracusana Maria Lucia Riccioli, donna molto impegnata nel mondo culturale aretuseo con al suo attivo diverse opere di poesia  e saggi vari su periodici, antologie e nel web.

La serata offrirà al pubblico la presentazione del suo romanzo "Ferita all'ala un allodola", un volume molto interessante, già insignito del Premio “Portopalo –Più a Sud di Tunisi”, e che la Riccioli dedica all’esistenza tormentata e leggendaria della poetessa netina Mariannina Coffa.

A conversare con l'autrice , dopo l’ introduzione del Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana, , sarà la giornalista e scrittrice Lucia Corsale. 

“Quello di Lucia Riccioli , afferma Pisana, è un romanzo che oscilla, tra l’altro, su sogno e tradimento, innocenza e caduta , e nel quale l'autrice, come Tolstoj nella sua Karenina, riprende l’infanzia sognante di Mariannina Coffa. L’autrice affonda le radici del suo romanzo nella storia del secondo Ottocento siciliano, facendo rivivere un' altra storia reale, vera, carica di emozioni, sentimenti, amarezze, utopie, sogni, ribellioni, lotte: quella di Mariannina Coffa, che insegue con ostinazione il suo sogno di poetessa e di donna libera. Il segreto di questo libro, che ha viaggiato tra Noto e Siracusa, a Catania,  Roma e Palermo, sta , spiega Domenico Pisana,   nella sua capacità di stabilire una ‘circolarità ermeneutica’ tra il dramma di una donna vittima del  sistema socio-culturale  del proprio tempo e ‘l’hic et nunc’ di una  contemporaneità dove la voce di Mariannina Coffa  diventa la voce di tante donne che si ribellano alla codificazione di schematismi che ne offuscano il volto, la dignità e il coraggio”. 

Nel corso della serata Franca Cavallo e Antonella Monaca leggeranno alcuni brani del romanzo,  mentre  le note musicali di Antonella Vindigni, al pianoforte, arricchiranno il sabato letterario. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry