Presentazione del volume “Noto, le Pietre i Volti”, di Armando Rotoletti, prefazione di Stephen Tobriner.
Domenica 20 dicembre 2015, ore 17.30, Sala Gagliardi - Palazzo Trigona di Cannicarao (Via Covour, 90 - Noto)
Introducono Corrado Bonfanti, Cettina Raudino e Alberto Frasca
#Noto, 18 dicembre 2015 – Un libro realizzato durante una lunga e partecipata frequentazione della cittadina siciliana di Noto da parte di Armando Rotoletti, siciliano di origine e legato profondamente alla sua terra.
Al centro del libro l’unicità e la bellezza di Noto, di cui Rotoletti ha indagato tutti gli aspetti: da quello architettonico a quello umano della gente che la vive, insieme al territorio intorno, periferia e campagna, la dimensione culturale, economica, etc.
Per restituire una visione il più genuina possibile della città, ha seguito il suo solito metodo: frequentare la gente, le case, conoscerne le abitudini, i riti, fino a sentirsene parte, insomma ha cercato prima di viverla, e poi di darne una rappresentazione vissuta, concreta, quotidiana: vera.
Molti testi di noti studiosi completano il volume con approfondimenti in vari ambiti culturali.
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Armando Rotoletti (Messina, 1958) ha studiato fotografia presso il St. Mary College e il London Polytechnic (ora University of Westimnster), a Londra.
A Milano, negli anni Ottanta si è dedicato al fotogiornalismo e, tra il 1985 e il 1995, è stato protagonista di numerose mostre personali e collettive.
Nel 1990, su invito di Grazia Neri, è entrato a far parte della sua agenzia, divenendo fotografo-ritrattista di personaggi della cultura, dello spettacolo e dell’economia.
I suoi reportage sono stati pubblicati da molte riviste, tra cui i settimanali «Sette»
e «Io donna» del «Corriere della Sera», «Vanity Fair», «The Sunday Times».
Da una decina d’anni si dedica, inoltre, a lavori di ampio respiro e di approfondimento sociale – come Casa della Carità. I volti le storie (2005), dedicato alla fondazione di don Colmegna, o Barbieri di Sicilia (2007), un viaggio tra le ultime botteghe di barbiere sull’isola – e a paesaggi e volti dei distretti agroalimentari (Langhe, Food Valley): Gente di Barbaresco (2013), è il primo risultato di questo impegno.
Con Circoli di conversazione a Biancavilla (2013), Rotoletti esplora la realtà antropologica di un paese alle pendici dell’Etna, dal destino incerto e in lotta perenne con la modernità.
Un altro suo volume, Valelapena (2013), racconta storie di riscatto dal carcere di Alba, dove ai detenuti è consentito il lavoro nel vigneto del penitenziario.
Scicli, città felice (2014), è il racconto fotografico di una delle più affascinanti città barocche della Sicilia sudorientale.
Nel 2015 ha pubblicato Vino e gente dell’Etna, che documenta lo straordinario territorio del vulcano e il suo rinascimento enoico, e Il volto dell’IO, che raccoglie cinquanta ritratti di filosofi italiani, realizzati nel corso dell’ultimo decennio.