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  • Autore: Salvo Micciché
  • Editore: Biancavela - Il giornale di Scicli

Scicli, 31 marzo 2017 – È in vendita nelle principali librerie on line (Amazon, Apple iBooks, Google Play Libri, La Feltrinelli, IBS, Hoepli, Mondadori Store, Unilibro, Kobo...) l'ebook di Salvo Micciché, Scicli: onomastica e toponomastica, edito per una sinergia tra Biancavela Editore (Ragusa), Il Giornale di Scicli e StreetLib Italia.

Il libro a stampa sarà distribuito nelle librerie da lunedì 3 aprile, a partire dalle librerie di Scicli.

A 26 anni da Onomastica di Scicli, che nel 1991 l'Autore ha pubblicato per i tipi de Il Giornale di Scicli e che è stato un successo editoriale, Salvo Micciché ha ampliato la ricerca sull'etimologia e la storia dei cognomi portando i cognomi trattati da 550 a 1100 e aggiungendo l'analisi e lo studio di oltre 200 toponimi.

Con la consulenza dei professori Paolo Nifosì, Pietro Militello, Paolo Militello e dell'archeologa Stefania Fornaro e prendendo spunto anche dall'opera del prof. don Ignazio La China e del compianto prof. Elio Militello, sono stati inseriti nel libro paragrafi di storia civile e religiosa, archeologia, storia dell'arte. Impreziosiscono il libro 13 "Medaglioni" tratti dal brillante libro dedicato a personaggi sciclitani scritto dal dottor Guglielmo Pitrolo (Edizioni Il Giornale di Scicli) e due genealogie di Bartolomeo Favacchio.

Il libro contiene un'appendice araldica con la descrizione di 300 blasoni e la riproduzione di 138 armi araldiche a colori (tra cui lo stemma della Città di Scicli), cui hanno collaborato anche gli alunni dell'Istituto Comprensivo Dantoni di Scicli, sotto la guida del prof. Carmelo Errera.

L'introduzione è di Giuseppe Pitrolo (nel libro è riportata anche la prefazione a Onomastica di Scicli, 1991, a cura di Franco Causarano, direttore de Il Giornale di Scicli). Giuseppe Nativo ha scritto una postfazione e ha contribuito al libro con alcuni scritti su Scicli.

Il testo (come il precedente di cui rappresenta ben più che una "seconda edizione") rimane tuttora l'unico studio importante sull'onomastica del comprensorio sciclitano, il cui studio è ora ampliato (328 pagine) anche con un'apparato di 600 note (con riferimenti anche ad etimologia da greco, latino, arabo, ebraico e altre lingue), una bibliografia ampliata e un importante indice analitico di oltre 300 voci.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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