Libri

  • Autore: Marinella Tumino
  • Titolo: L'urlo del Danubio

Memorai storica come testimonianza del passato: concetto che rivive nel libro di Marinella Tumino, L'Urlo del Danubio

 

Ragusa, 31 gennaio 2020 – Presentata alla libreria Flaccavento la terza edizione de “L’urlo del Danubio” di Marinella Tumino, Opera Incerta Editore. L’autrice ha conversato con la giornalista Giovannella Galliano e con Ismael Giovanni Scribano dell’Associazione politico-culturale “Creazione giovane”. La nuova edizione de “L’urlo del Danubio” si arricchisce di nuove ed importanti pagine di storia e testimonianze, frutto di minuziose ricerche che l’autrice ha esteso negli ultimi anni anche in Italia, a Ferramonti, campo di detenzione in Tarsia, Calabria. Le testimonianze continuano con le storie accadute a Birkenau, ad Amsterdam e in altri luoghi che segnarono il periodo buio dell’ultimo conflitto mondiale. 

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  • Autore: Federico Guastella, Raffaele Puccio
  • Editore: Centro Studi Feliciano Rossitto
  • Titolo: Rileggendo Colapesce

Il Centro Studi Feliciano Rossitto ha stampato un interessante volume, tra memoria e tradizione; autori Federico Guastella e Raffaele Puccio. Ripubblichiamo la recensione che Ondaiblea aveva pubblicato nel giugno del 2012, ritenendo interessante la rilettura del libro.

Nella galleria fotografica, con la copertina, riproponiamo la prima pagina della Rivista on line a quel tempo, con l'articolo.

 

«Si cunta e si rricunta…», chissà quante volte abbiamo ascoltato tale armonioso incipit che la progenie futura, forse, non ascolterà mai. Eppure è una porta che si dischiude, avvolgendo l’animo in un incantevole, dolce ed affabulante flusso narrativo dove l’istante, frantumato in una magica sequenza infinita, prende la consistenza di tempo mitico senza misura. Una dimensione altra, dunque, in cui figure umane e fantastiche, il castello, le montagne, il mare, il sole e la luna, le nuvole si ritrovano oggettivati in una simbologia che catapulta l’animo di chi ascolta verso un universo di significati ulteriori rispetto allo stesso testo. E’ questo, in estrema sintesi, il compito che si propone il volume fresco di stampa sulla figura di Colapesce, scritto a più mani da Federico Guastella, Raffaele Puccio e con illustrazioni di Giuseppe Baertucci (Centro Studi Feliciano Rossitto, Ragusa, pp. 62). 

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  • Autore: Salvo Micciché, Giuseppe Nativo
  • Editore: Carocci editore
  • Titolo: La Sicilia dei Micciché

Ragusa, 25 novembre 2019 – Il libro “La Sicilia dei Micciché” (di Salvo Micciché e Giuseppe Nativo, Carocci editore, Roma, 2019) sarà presentato in anteprima con un dialogo con i lettori condotto da Cecilia Tumino il 12 dicembre 2019 alle ore 18, con la partecipazione degli autori e della scrittrice Maria Carmela Micciché.

La Prefazione del libro è dello storico Carlo Ruta, la Posfazione del giornalista Leonardo Lodato (La Sicilia); il volume contiene un saggio del prof. Paolo Nifosì (storico dell’arte).

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  • Autore: Massimo Frasca, Dario Palermo
  • Editore: Edizioni di Storia e Studi Sociali
  • Titolo: Le Civiltà egee alla scoperta dell’Occidente

Viaggi, esplorazioni, colonizzazioni, in un volume di Massimo Frasca e Dario Palermo (EdS)

 

Il 21 novembre 2019 il prof. Massimo Frasca (Università di Catania), ospite di Archeoclub d’Italia, ha presentato a Ragusa questo nuovo volume di archeologia e storia del Mediterraneo, scritto insieme al prof. Dario Palermo (Università di Catania), edito da Edizioni di storia e studi sociali di Giovanna Corradini. Relatori sono stati l’archeologo prof. Giovanni Distefano (Università della Calabria e Roma Tre) ed Enzo Piazzese, presidente di Archeoclub sezione di Ragusa.

È stata una conferenza interessante, in cui si è potuto approfondire il complesso discorso sugli intricati rapporti tra Levante e Occidente, tra mondo egeo e cretese e Sicilia in particolare, dall’Età del Bronzo all’età storica.

Il volume ospita due saggi. Quello proposto da M. Frasca si intitola Le città alle foci dell’Ermo: Cuma, Smirne, Focea e l’Occidente, quello di D. Palermo è Creta e la Sicilia. Vite parallele di due grandi isole del Mediterraneo.

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  • Autore: Veronica Sciacca

Siracusa, 2 dicembre 2019 – Evelyn, il nuovo romanzo di Veronica Sciacca, sarà presentato ad Avola il 19 dicembre (ore 9), nell’Aula magna dell’lIstituto Majorana (via Labriola 1).

Interverranno: prof. Fabio Navateri (dirigente scolastico), prof. Giuseppe Cataudella (Presidente Associazione SuperAbili), l’editore Francesco Urso. Sarà presente l’autrice.

Modererà la giornalista Mara Di Stefano.

  • Autore: Jean Guilaine
  • Editore: Edizioni di storia e studi sociali
  • Titolo: Le pietre dei giganti

Il prof. Massimo Cultraro, in una recente conferenza a Modica (ottobre 2019), presso il Museo “F. Libero Belgiorno” (relatore anche il prof. Giovanni Distefano), ci ha spiegato molto bene che sul megalitismo non si finisce mai di imparare, sempre nuovi interrogativi vengono posti, e nuove risposte arrivano.

Cultraro è autore di uno dei pregevoli testi introduttivi (l’altro è Franco Marzatico) alla versione italiana del libro Le pietre dei giganti dell’archeologo francese Jean Guilaine, edito da EdS (Edizioni di Storia e Studi sociali) dell’editrice Giovanna Corradini.

Gli archeologi del passato e sino alla prima metà del secolo scorso si attenevano a una datazione bassa (e compressa) in tema di megalitismo, la concezione dominante era quella diffusionista e si pensava (ma in vari ambiti, non solo in questo caso) che ex Oriente lux, che tutto partisse da ambienti levantini, già dal Neolitico e che quindi la cultura megalitica avesse progressivamente “colonizzato” il Mediterraneo centrale e l’Europa dell’Ovest. Con il progressivo affinamento della tecnica di misurazione radiometrica del carbonio era sempre più evidente che la datazione di dolmen, menhir e monumenti megalitici dovesse essere più alta, molto più alta. In un primo momento alcuni archeologi si opponevano a queste evidenze ma dovettero presto arrendersi e ammettere che gran parte dei complessi megalitici ad es. della Francia, dell’Andalusia ma anche di Sardegna e Corsiva vanno collocati a partire dal V-IV millennio a.C.

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Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry